«Le restrizioni legate all’emergenza Covid – dice – hanno peggiorato di molto gli stili di vita dei nostri ragazzi, molti dei quali passano ormai gran parte del tempo seduti a fissare pc o tablet». Le conseguenze di queste abitudini sono un’attività fisica quasi del tutto inesistente e un’idratazione pressoché nulla. Mentre, nei rari momenti di aggregazione, il desiderio di trasgredire diventa tale da indurre i giovanissimi a comportamenti scellerati, con un uso smodato di alcol.
«Tutti questi comportamenti – spiega lo specialista – stanno favorendo l’insorgere di patologie dell’apparato urinario. C’è un sintomo in particolare che sento ogni giorno in ambulatorio: il bruciore durante la minzione». Iacono spiega che nei ragazzi più giovani questo può essere il segnale di un’infiammazione prostatica, detta appunto prostatite.
«In questi casi, oltre alla terapia antibiotica mirata, oggi è possibile risolvere l’ingrossamento prostatico con il Laser verde che consente un intervento chirurgico endoscopico e un ricovero di sole 24 ore. La chirurgia laser consiste nella vaporizzazione del tessuto prostatico riducendo decisamente il volume della ghiandola e migliorando sensibilmente la funzione urinaria. Il migliore svuotamento della vescica eviterà poi le infezioni ricorrenti».
Per i giovani, quanto per gli uomini adulti, una visita di controllo è essenziale. Anche perché, in caso di infezione si può intervenire con terapie antibiotiche mirate. «Il mio consiglio – conclude Iacono – è di cercare di tenersi attivi anche in questi mesi difficili, ricordarsi di bere a sufficienza e, quando si sente un fastidio, fare una visita di controllo da un urologo. Questi problemi, se affrontati per tempo, si risolvono senza lasciare strascichi».