“Preoccupa che in tre Paesi lontani tra loro – Inghilterra, Sudafrica e Brasile – siano emerse, più o meno allo stesso tempo, mutazioni nel genoma virale della proteina Spike, in alcuni casi identiche tra loro e che sembrano rendere il virus più efficiente nell’infettare l’ospite umano”, lo ha dichiarato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani di Roma.
Tutto questo, continua Ippolito all’Adnkronos Salute, “sembra indicare un processo di evoluzione del virus, nel quale alcune mutazioni, che nascono casualmente da errori di replicazione del Rna virale, rendono il virus più adatto all’ambiente nuovo nel quale si trova dunque prevalgono sulle altre: è la lezione di Darwin”
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