Nel lontano 2005 Salerno Energia, sotto la presidenza di Ferdinando Argentino, varò una campagna di controllo degli impianti termici che prevedeva la visita nelle case dei salernitani di tecnici specializzati atti a visionare gli impianti e a verificare che le emissioni di fumi fossero contenute nei limiti stabiliti da legge.
Venuta meno questa virtuosa pratica, la manutenzione degli impianti termici è stata lasciata al buon senso degli utenti senza, di contro, effettuate più alcun tipo di controllo o verifica da parte del comune di Salerno.
Da diversi anni la Claai, Unione Artigiani e Piccole Imprese di Salerno, ha contattato attraverso il presidente Gianfranco Ferrigno ed alcuni soci, l’assessore all’ambiente Angelo Caramanno per avviare un nuovo tavolo di confronto sull’importante tematica finalizzato al varo di un regolamento comunale condiviso.
Purtroppo, però, dopo aver incontrato l’assessore e avergli enunciato per somme linee gli intenti, non si è avuto più modo di sedersi allo stesso tavolo. Gli innumerevoli tentativi di fissare un nuovo appuntamento, finanche inoltrando richiesta con posta certificata, sono tutti andati a vuoto e da ciò è nata la convinzione che all’assessore Caramanno l’argomento non interessi.
Non è così, invece, per la Claai, che ancora attende e rinnova richiesta per una convocazione da parte dell’Assessorato competente, ritenendo fondamentale che il Comune di Salerno istituisca un tavolo di lavoro con le Associazioni di categoria per il varo di un Regolamento in cui vengano definiti i criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, che disciplini le condizioni, le modalità e gli adempimenti amministrativi necessari per l’osservanza dell’efficienza energetica degli impianti termici e per la qualità dell’aria.
Sarebbe, infatti, il Regolamento Comunale un importante strumento attraverso il quale favorire la manutenzione programmata degli impianti per i positivi effetti che ne deriverebbero sia in relazione al risparmio energetico, sia per la tutela dell’ambiente.
Eh si.. dopo l’obbligo-rapina della revisione auto, mo ci vuole pure quello degli impianti, p fà magnà i tecnici x sopralluoghi inutili.
E poi l’assessore ci credo che nemmeno risponde. Sa bene che un regolamento comunale che obblighi j proprietari a revisioni si tramuta in UNA NUOVA SPESA X LEGGE (o regolamentoin qst caso).
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