In questi giorni, che hanno dimostrato l’inconsapevolezza e l’analfabetismo della maggior parte della classe politica, nessuno ha ricordato che l’on. Luigi Di Maio, con l’intero movimento 5stelle, guidato da un comico d’eccezione, solo un anno fa aveva infierito contro i voltagabbana, i traditori dell’elettore medio ed incazzato, sì da proporre una delle tante inutili scemenze incostituzionali, il c.d. “vincolo di mandato”.
Chi voleva aprire il Parlamento come una scatola di tonno, ignorava che per raggiungere lo stesso risultato sarebbe stata possibile la riforma dei regolamenti di Camera e Senato, senza toccare i principi costituzionali.
L’analfabetismo istituzionale era perfettamente funzionale al rumore che producevano quelle inutili parole nell’addormentata opinione pubblica. Come tutti ora dimenticano, quelle proposte dopo l’ingresso del movimento 5stelle nel Governo vennero abbandonate, non erano più funzionali alla conservazione del potere.
Pochi mesi dopo, e con la medesima faccia tosta, gli stessi soggetti si presentano in Parlamento per ottenere il voto di fiducia degli stessi voltagabbana da loro condannati, ora, invece, evocati come responsabili, costruttori o volenterosi. Si spera, addirittura, di poter da vita ad un nuovo partito politico, che raccolga quel variopinto personale politico che ha votato la fiducia, del quale immagino già il nome, “Gli scappati di casa” (politica).
Che schiaffo alla storia !!! Nel gennaio del 1921, nasceva a Livorno un partito che avrebbe influenzato la vita politica italiana, almeno sino al sopraggiungere del suo lontano erede il PD, “animula vagula blandula”, ora guidato da un Segretario con il cognome del suo più noto fratello attore.
In definitiva, possiamo solo guardare stupiti a questa evoluzione, consapevoli che l’evoluzione resta pur sempre un dato positivo nella specie mammifera. Del resto, anche gli uomini delle caverne hanno conosciuto un’evoluzione, che ha consentito loro di essere, dappoi, gli uomini delle palafitte.
Sul tema, esaminando le figure ed il curriculum dei responsabili, bisogna subito notare che le loro fortune politiche, in questo sistema elettorale, sono esclusivamente dovute a Silvio Berlusconi. Senza la sua spinta forte e decisa, la senatrice Maria Rosaria Rossi, definita dalla stampa la “badante di Berlusconi”, non avrebbe mai potuto occupare quel posto; e così, senza l’appoggio di Forza Italia, la senatrice Lonardo, coniugata Mastella, sarebbe rimasta a Benevento a fare da supporto, anche psicologico, al marito, Sindaco della città.
Per non parlare dell’on. Polverini, che ha solcato tutti i mari della politica ed approdato in ogni porto ritenuto utile per evitare il naufragio. Su altro versante, poi, si colloca la vicenda, soprattutto umana, del sen. Lello Ciampolillo, il quale ha dichiarato che il suo sogno (non però quello degli italiani che ancora hanno un briciolo di saggezza !! ) è quello di ricoprire l’incarico di Ministro dell’Agricoltura o, almeno, di Sottosegretario del Ministero della Salute (magari, al posto del competente e stimato Vice Ministro dott. Sileri !!).
Avendo letto le dichiarazioni e gli interventi del Ciampolillo, immagino già il programma: “niente vaccino anticovid ( è un convinto No Vax), anche perché da negazionista afferma che “il covid non esiste” (ha dichiarato, infatti, che si conteggiano nei morti da covid anche le vittime degli incidenti statali); “divieto di bere il latte, perché chi lo beve è colpevole di omicidio o di lesioni gravi alle mucche” (il nostro è non solo, legittimamente, vegano, ma vuole imporre a tutti di esserlo); “la xylella (malattia dell’olivo) può essere curata con il sapone” (scoperta che meriterebbe addirittura il premio Nobel).
Questo è il panorama umano e culturale che caratterizza il nostro Parlamento, conseguente alle scelte che gli italiani hanno compiuto.
Sono rimasto sgomento nell’apprendere che il Senato, quello che dovrebbe essere il ramo più nobile del Parlamento, abbia deciso di dedicare pochissimi minuti alla commemorazione del sen. Umberto Macaluso, da qualche giorno venuto a mancare.
Scommetto che la maggior parte dei nuovi senatori, gli stessi oggetto di attenzione nel mercato che in questi giorni siamo stati costretti ad assistere, non conoscono affatto chi era Macaluso, il suo impegno da “comunista libero” per una giustizia giusta e in difesa delle garanzie costituzionali, la sua attività di giovane sindacalista nella Sicilia sconvolta dalla strage di Portella della Ginestra, i suoi scritti acuti e puntuali, il suo ruolo in una partito di massa e dalle solide fondamenta culturali (qual era il PCI, il lontano e dimenticato parente dell’ attuale anemico PD). La loro cultura si limita ad un messaggio buono per un tweet, che resta il segno dell’ impegno istituzionale di molti parlamentari e della loro capacità di approfondimento.
Parlare di Macaluso, come ha ricordato Mattia Feltri su “La Stampa”, forse sarebbe potuto servire agli oscuri eletti per comprendere la sacralità del posto in cui siedono per una sfacciata fortuna e in cui sopravvivono, grazie a transfughi della varie specie in attesa di poltrone, per abbandonare il ringhio feroce delle loro scemenze che gli smemorati italiani amano apprendere.
Giuseppe Fauceglia