Belec 6,5; Chiamato in causa poco, si fa trovare pronto su Galano ad inizio ripresa. Tempestivo in uscita;
Bogdan 6,5; Partita diligente e tatticamente ordinata. Ci mette fisico e anche cattiveria quando serve;
Gyomber 6,5; Torna il centrale ammirato prima di Monza. Decisivo e tempestivo nelle chiusure, mantiene la linea difensiva con personalità ed esperienza;
Mantovani 6,5; Primo tempo impeccabile dove sfiora anche il gol nel finale. Nella ripresa forse per la stanchezza soffre le incursioni di Galano;
dall’83’ Aya s.v.
Casasola 6; Non sempre impeccabile con i suoi cross oggi poco agevolati anche dal forte vento. Coraggio quando cerca la porta. Copre maggiormente in difesa;
Coulibaly 6: Esteticamente non bello a vedersi, ma insieme a Di Tacchio conferisce fisicità e solidità alla mediana. Ancora in ritardo di condizione, cerca di farsi spazio;
Di Tacchio 6,5: Il ritorno del capitano ridà alla squadra un punto di riferimento centrale che è mancato ad Empoli. Lotta, sgomita ed effettua qualche buona apertura;
Capezzi 6; Parte bene sfiorando il vantaggio, trova un gran Fiorillo. Dopo un discreto primo tempo cala vistosamente nella ripresa, anche non aiutato dal terreno pesante;
dall’83’ Schiavone s.v.
Cicerelli 7; Non proprio continuo, ma quando si accende è capace di spaccare la gara. Una spina nel fianco, trova un gol bello e meritato. Prevedibile calo nella ripresa, esce per crampi;
dal 73’ Kupisz 6; Pulito in fase di ripiego
Gondo 6,5; Ottimo primo tempo, torna al gol dopo mesi. Sembra quello della parte finale della stagione di Ventura. Poi il cartellino lo limita nel prosieguo;
dal 70’ Giannetti 5,5; Si vede poco e si fa pure ammonire
Djuric 7; Ottima gara del bosniaco che mantiene un intero reparto sulle spalle. Fa da sponda, apre gli spazi, verticalizza la squadra e da una mano alla difesa. Gli manca solo il gol.
Dall’83’ Tutino s.v.
Castori 7; Il voto è riferito al girone di andata, impeccabile prima della trasferta di Monza. Non era semplice dopo Empoli rimettersi in careggiata anche con scelte pesanti (Tutino in panca). Ma il tecnico marchigiano ha mostrato carattere e coraggio e il campo gli ha dato ragione