L’intervento – come riporta una nota stampa diffusa dalla Procura della repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore – è stato eseguito nell’ambito di un’indagine coordinata da questa Procura della Repubblica, volta a verificare i presupposti per il versamento, da parte dell’Amministrazione comunale, delle ritenute assistenziali, previdenziali ed assicurative a favore dei propri dirigenti.
Le norme in vigore prevedono infatti che il Comune provveda al pagamento dei contributi
all’INPS solo per gli “eletti” che lavorano “esclusivamente” per l’Ente locale. In caso contrario, l’obbligo resta in capo agli stessi amministratori.
Ed invero, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Salerno ha accertato che,
diversamente da quanto dichiarato nelle autocertificazioni, il primo cittadino e l’assessore avevano di fatto continuato a svolgere, in pieno mandato elettorale, altre attività professionali – l’uno quella di consulente assicurativo e l’altro di amministratore di un’impresa di costruzioni -, per le quali percepivano regolari compensi.
In definitiva, i due amministratori, facendo risultare un rapporto di lavoro “esclusivo” con il
Comune, avevano fatto sì che i loro contributi gravassero sul bilancio dell’Ente.
Per garantire la restituzione delle somme illegittimamente versate, questa Procura ha quindi emesso un provvedimento di sequestro d’urgenza dei conti correnti del Sindaco e dell’Assessore ai LL.PP., chiamati ora a rispondere dell’indebita percezione di oneri previdenziali rispettivamente quantificati in 60 e 20 mila euro.