Gravi innanzitutto perché sindaco e vicesindaco hanno attestato – secondo i magistrati contrariamente al vero – di non aver svolto altra attività lavorativa durante il loro mandato come amministratori pubblici. Ancor più gravi perché, così facendo, avrebbero causato un danno alle casse comunali facendo ricadere su di esse – e, di conseguenza, sui cittadini – il costo di contributi previdenziali non dovuti per complessivi 80mila euro.
I fatti contestati ai due amministratori, e il conseguente sequestro delle somme sui loro conti, sono estremamente imbarazzanti e risultano del tutto incompatibili con quel profilo di onestà, trasparenza e moralità che un amministratore pubblico deve sempre conservare e che gli interessati hanno sempre vantato di avere.
Confidiamo nell’operato della magistratura e ci riserviamo di valutare tutte le iniziative da avviare, oltre che di effettuare ulteriori approfondimenti sulla vicenda
I gruppi consiliari di
La Fratellanza, Siamo Cavesi, Fratelli D’Italia e Forza Italia