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Camorristi con reddito di cittadinanza, controlli della Finanza a Napoli e provincia

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Alle prime ore dell’alba del 28 gennaio la Guardia di Finanza di Napoli coordinata dalla Procure di Napoli, Napoli Nord, Torre Annunziata e Nola, ha iniziato un’attività intensa di controlli, tra il capoluogo campano e la provincia, nei confronti di soggetti, tutti condannati per il reato di associazione di tipo mafioso, molti dei quali si trovano in stato di detenzione, che hanno falsamente autocertificato i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza.

Fina d’ora sono state effettuate 120 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati e sequestri per un valore complessivo di oltre un milione di euro.

“Individui che hanno sempre vissuto di illeciti, che hanno rubato, ucciso, spacciato droga e fatto estorsioni andando contro le leggi dello Stato non hanno alcuna remore a farsi mantenere da quello stesso Stato chiedendo il reddito di cittadinanza a cui non hanno diritto, togliendolo, di fatto, dalla disponibilità della povera gente, da chi ne ha davvero bisogno, quella stessa gente che loro hanno sempre calpestato.

Occorrono condanne severe per questa gentaglia e vanno fatte delle modifiche a determinate leggi per impedire che i boss, i camorristi ed i loro parenti possano avere sussidi dallo Stato. A queste persone vanno sequestrati i beni e non darne degli altri.” -ha dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

 

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