“Il presidente Pisano ha ricordato il suo lungo lavoro all’interno dello stabilimento, da oltre 70 anni, a partire dai difficili anni del primo dopoguerra fino al passaggio nello stabilimento di Fratte e ai traguardi raggiunti nel periodo successivo, fino ai giorni più recenti. Ha incoraggiato gli operai – si legge nella nota dell’azienda – a proseguire nel lavoro che svolgono, sottolineando la costante attenzione della proprietà nei loro confronti, soffermandosi sul passaggio del testimone, sempre garantito, tra padri e figli che da generazioni lavorano all’interno delle Fonderie”.
Il presidente ha ricordato l’ultima relazione dell’Arpac Campania riferita all’ispezione presso le Fonderie Pisano nelle giornate del 30 ottobre, 3 e 13 novembre 2020, giunta in azienda nel corso dei primi giorni del mese di gennaio di quest’anno. L’Arpac, sottolinea l’azienda, ha evidenziato che le Fonderie hanno “sostanzialmente attuato quanto previsto dal piano di monitoraggio relativo al periodo transitorio”; “i valori limite di emissione in atmosfera autorizzati (quelli inerenti al Camino E1) relativamente ai parametri analizzati durante le giornate di sopralluogo sono rispettati”.
Non solo: “Relativamente alla ricerca del parametro mercurio, nelle emissioni in atmosfera, si rappresenta che lo stesso non è presente nel PMeC e nelle BAT di settore approvate con DD 149/2012 e 85/2020 e per lo stesso la normativa relativa alle fonderie di seconda fusione non riporta limiti di emissione. I campionamenti effettuati da Arpac al Camino E1, hanno evidenziato, dalla lettura dei R.d.P., valori di concentrazione inferiori ai limiti suddetti, ovvero: (<)0,001 mg/Nm3 in data 03/11/2020 e 0,00035 mg/Nm3 in data 13/11/2020. Le CSC relative ai campioni di top-soil, prelevate ed analizzate dalla parte nel periodo transitorio, anche per il parametro Mercurio, riportano valori inferiori ai limiti previsti”.
Le Fonderie hanno evidenziato anche che “rispetto ai limiti di legge la valutazione del parametro mercurio nell’emissione convogliata E1 è inferiore diverse centinaia di volte rispetto al parametro di legge”. Precisazione che arriva all’indomani della conferenza stampa del comitato Salute e Vita, tornato all’attacco sui temi ambientali.
“La campagna di diffamazione portata avanti con estrema determinazione da ben individuati soggetti continuerà a scontrarsi con le azioni legali a tutela della nostra immagine e, soprattutto, della necessaria diffusione di notizie corrette e veritiere. Auspichiamo ancora una volta che si possa, invece, proseguire nell’analizzare ogni aspetto necessario a favorire il procedere, il più velocemente possibile, di una nuova localizzazione nel perimetro della nostra provincia”, conclude la nota aziendale.