La richiesta di rettifica, scrive l’Avvocato Cacciatore è un “doveroso chiarimento che merita la mia assistita, stimata professionista, la cui specchiata condotta non può e non deve essere associata, con messaggi mediatici sbagliati e fuorvianti, a posizioni di privilegio (in verità inesistenti), associandola gratuitamente, in virtù di meri automatismi, alla figura del coniuge, sol perché primo cittadino”.
La dott.ssa Doria – si legge nella rettifica – , non è una mera “volontaria presso l’azienda sanitaria” ma, in particolare, componente dell’Organismo Indipendente di Valutazione della performace (OIV) dell’Azienda Ospedaliera di Rilevanza Nazionale San Giuseppe Moscati di Avellino, ai sensi dell’art. 6 del D.P.R. del 9 maggio 2016, n. 105; incarico prorogato, da ultimo con la Deliberazione del Direttore Generale n. 91 del 26 gennaio 2021.
La predetta carica nell’ambito dell’articolazione ospedaliera postula l’esistenza di stingenti requisiti di merito e la conseguente: iscrizione nell’elenco nazionale degli OIV, partecipazione alla selezione pubblica ed esito positivo della stessa. Pertanto, risulta inconferente ogni allusione, diretta od indiretta, alla carica di Sindaco ricoperta dal coniuge della medesima Doria.
Circa in particolare il merito della vaccinazione, la dott.ssa Doria, come tutti i dipendenti e i soggetti esterni afferenti al funzionamento dell’Azienda ospedaliera Moscati di Avellino, è stata convocata per la somministrazione della prima dose di vaccino non già per chissà quale “privilegio”, bensì per una precisa scelta aziendale indirizzata “nell’ottica di rendere l’ospedale libero dal Covid nel minor tempo possibile” (il virgolettato è del Direttore dell’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino, Dott. Pizzuti Renato, cfr. comunicato sito internet).
In conclusione, presso l’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino, a ricevere la prima dose di vaccino, non sono stati solo ed esclusivamente i medici ma, tutti coloro i quali, quotidianamente, entrano all’interno dell’edificio per le più disparate mansioni. In particolare, il riferimento è ai membri del collegio sindacale, ai revisori dei conti, all’altro componente dell’OIV e, finanche, ai lavoratori del bar interno e alla vigilanza posta all’ingresso.
Tale circostanza risulta coerente con l’esternazione dell’Azienda durante i V-Day del 27 dicembre volta a preannunciare che, tutto il personale (a tempo determinato e indeterminato), così come quello delle ditte esterne, sarebbe stato vaccinato previa adesione volontaria.
Si resta in attesa della pubblicazione sull’edizione di domani, con il più ampio risalto, al fine del doveroso chiarimento che merita la mia assistita, stimata professionista, la cui specchiata condotta non può e non deve essere associata, con messaggi mediatici sbagliati e fuorvianti, a posizioni di privilegio (in verità inesistenti), associandola gratuitamente, in virtù di meri automatismi, alla figura del coniuge, sol perché primo cittadino.
Avv. Cecchino Cacciatore