Il bilancio del club granata, soddisfa i presupposti del fair play finanziario, quanto è “costato il campionato 2019/2020?” Alla data del 30 giugno 2020, il bilancio societario della Salernitana, relativamente al conto economico, rileva che i “costi fissi di gestione” (per il periodo 01 luglio 2019- 30 giugno 2020) risultano essere pari a 15.653 mln di euro.
L’importo in questione (per le voci più significative) risulta diviso come segue: “costi del personale” (11.171 mln), “contributi ed oneri riconosciuti alla Lega” (525 mila) , “costi per trasferte” (457 mln).
Sempre con “segno negativo” bisogna rilevare: il valore degli ammortamenti pari (2.212 mln), imposte correnti (765 mila), imposte differite (321 mila).
Il valore totale dei ricavi (valore della produzione), si è quantificato in 12.986 mln di euro, diviso come segue:
- “ricavi da stadio” (1.171 mln);
- “ricavi diritti televisivi” (1.381 mln);
- “proventi pubblicitari” (594 mila);
- “ricavi da sponsorizzazione” (1.932 mln);
- “contributo in conto esercizio” (4.488 mln);
- “altri ricavi di gestione” (3.420 mln).
Altra voce con “segno positivo”, risulta essere “ricavi per cessione diritti pluriennali prestazione tesserati” pari a 6.735 mln euro.
Il valore dei “ricavi da stadio” pari ad 1.171 mln di euro (periodo agosto 2019-febbraio 2020),“raccorda” i seguenti dati di bilancio: “ricavi gare interne” (859 mila), “percentuali incasso squadre ospitanti” (67 mila), “ricavi da abbonamenti” (245 mila, stagione 2018/19 valore 511 mila).
Il club granata, in tempo di Covid19, per limitare i danni aziendali determinati dalla “diminuzione dei ricavi da stadio e sponsorizzazioni” e per recuperare la fidelizzazione dei propri tifosi, dovrebbe attivare una “mission efficace ed efficiente”, finalizzata ad approfondire i rapporti con istituzioni, mondo dei tifosi, e territorio di riferimento.
In tempo di “calcio Covid19”, le società di calcio, non possono prescindere dalla “funzione di ricavo” legata ai tifosi.
Prima “dell’evento Covid19”, i club di calcio, si presentavano sul mercato, come “soggetti sui generis”, rispetto al “prodotto commercializzato” ed ai “fattori della produzione” utilizzati. Il “prodotto” spettacolo ed i “calciatori” fattori della produzione, rendevano i club di calcio oggetto di osservazione per i classici “stakeolder” per il mercato, per i tifosi e per le aziende sponsor.
In tale situazione, per migliorare la valutazione del brand societario con relativo aumento per il club dei propri ricavi commerciali, bisognava attivare una politica di fidelizzazione dei propri tifosi.
Nella fase “post Covid19”, ed in attesa di riprendere a giocare le partite a porte aperte, in tema di fidelizzazione dei tifosi, anche grazie al sistema di ”customer relationship management” (CRM), le società di calcio, dovranno ampliare le proprie capacità attrattive, sia nei confronti dei propri supporters e sia verso gli sponsor, determinando la soluzione ideale, per gestire l’intera sfera relazionale, che si identifica verso la propria squadra del cuore.
Tifosi “aziendalisti” e “tifosi ultras”, due modi differenti di “amare” la propria squadra del cuore, e supportare con strategie di marketing vincenti , il proprio club anche nella fase post Covid19. Tifosi granata, protagonisti anche nella fase Covid19!!!
Antonio Sanges – Dottore Commercialista
Commenta