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La casa di vetro e i responsabili per una notte (di G. Fauceglia)

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Sono da sempre stato contrario all’uso indiscriminato del trojan, il virus che trasforma il telefonino in una microspia per intere giornate e nottate, scrutando finanche nella vita intima degli spiati, con grande goduria degli spioni.

Mi è parso uno strumento che più che contrastare la criminalità e la corruzione, configuri un controllo “sulla vita degli altri”, conosciuto solo dai vecchi regimi autoritari dell’Est europeo. Opposizione da me formulata in precedenti articoli sulla scorta di argomenti tecnico-giuridici, che mi paiono insuperabili.

Eppure, mai come in questa contingenza politica il Paese avrebbe diritto di conoscere quali argomenti siano utilizzati dai cacciatori dei responsabili, costruttori, un tempo definiti voltagabbana, per convincere i riottosi a sostenere in Senato il Conte-ter, e quali richieste sono  state formulate dai destinatari degli inviti.

Già si è appresa dalla stampa la singolare richiesta del sen. De Falco, avvezzo per professione a cambiare le rotte della navigazione, sulla composizione del nuovo Governo, in anticipo rispetto alle “tappe” che conosce il nostro diritto costituzionale.

Sarei curioso, ad esempio, di conoscere le profonde ragioni etiche che hanno spinto il senatore Luigi Vitali a dare il proprio sostegno ad un Governo a guida Conte, per mutare repentinamente la propria “convinta” opinione solo dopo qualche ora.

Ricordo a me stesso che per lo stesso “traffico”, il Presidente Berlusconi è stato imputato di reati gravi in occasione del cambio di casacca dei senatori Razzi e Scilipoti, e mi chiedo se è cambiato qualcosa nel reato di traffico di influenza, che resta oggi, inspiegabilmente, solo  “traffico” politico.

Di certo lo spettacolo cui siamo costretti ad osservare in questi giorni, il ritardo con il quale il Presidente del Consiglio ha rassegnato le sue dimissioni, il listino dei nuovi arruolati resta il vulnus vero della democrazia parlamentare nel nostro Paese, il canto del cigno di una coerenza che ormai leggiamo solo nei libri di storia.

Proprio in relazione al valore della “Memoria” vorrei replicare ad un anonimo commentatore dei miei scritti, che mi imputa – sia pure con eleganza espositiva – di “non ricordare” il cambio di Governi della c.d. Prima Repubblica.

L’anonimo commentatore ignora che in quel tempo – come sostengono studiosi ben più autorevoli di chi scrive –  si assisteva solo un mutamento dei componenti del Governo ovvero ad un cambio delle attribuzioni dei vari ministeri, ma raramente vi era il cambio di maggioranze politiche (se non il passaggio di alcuni partiti ad un sostegno esterno), ciò essendo imputato al “blocco” delle stesse maggioranze politiche dovuto dalla conventio ad exscludendum del PCI per motivazioni geopolitiche.

Ora, invece, siamo in presenza di mutevoli cambi di maggioranze, prima giallo-verde e poi giallo-rosse, ed ora non si conosce di quali gradazioni cromatiche, che si trasformano in veri e propri “colpi di teatro”, che gli elettori non comprendono specie nel contesto della emergenza pandemica.

Il momento grave in cui versa il Paese è accentuato dalla frammentazione del movimento 5Stelle, basti pensare alla posizione della senatrice Lezzi, che ha dichiarato che con il paventato rientro di Renzi nella maggioranza avrebbe negato la fiducia al Governo, adducendo che in tal modo “non sarebbe possibile lavorare per l’interesse del Paese” (sic !!).

Una vera e propria Torre di Babele !! Non resta, allora, che affidarsi alla provvidenza divina, affinché ci salvi dai ritardi nella somministrazione dei vaccini ed ispiri i nostri inconsapevoli governanti per la predisposizione di un vero Recovery Plan, sufficientemente idoneo per l’utilizzo delle risorse economiche poste a disposizione dall’Unione Europea.

Giuseppe Fauceglia

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