“Abbiamo già allertato gli avvocati – fanno sapere dal Coordinamento Scuole Aperte Campania – ed evidenziamo che ogni ordinanza sarebbe fuori legge visto che il Tar Campania si è già espresso per ben due volte in favore della riapertura delle scuole non solo sospendendo l’efficacia delle ordinanze ma uno dei due ricorsi presentati è stato accolto anche nel merito”.
I No Dad imputano a De Luca “una narrazione terroristica del contagio nelle scuole. Visto che le scuole superiori sono riprese in presenza da appena 4 giorni – dicono – non è evidentemente possibile imputare l’aumento dei contagi alle scuole superiori e più in generale è sbagliato parlare di contagi a scuola. Come può affermare con assoluta certezza che il contagio degli studenti, piccoli e grandi, è avvenuto a scuola?”.
I dati in possesso del Coordinamento dicono che “solo lo 0,04 per cento dei contagi si è verificato in ambito scolastico. Le scuole – affermano – così come avviene in altre regioni potrebbero essere strumento per un efficace tracciamento del virus che, è bene ricordare, circola ovunque. Qui invece è considerata solo come focolaio senza che siano presentati dati certi e trasparenti”.
In Campania l’anno scolastico iniziato sul finire di settembre ha avuto una prima battuta d’arresto il 16 ottobre 2020 a seguito di un’ordinanza regionale che ne ha imposto la chiusura con il passaggio per tutte le scuole di ogni ordine e grado alla didattica a distanza.
Poi sul finire di novembre hanno ripreso la didattica in presenza solo le scuole dell’infanzia e le classi prime elementari e solo dopo la pausa natalizia sono gradualmente rientrate in presenza tutte le classi. Ultimi a tornare tra i banchi, ma al 50 per cento, gli studenti delle scuole superiori lunedì 1 febbraio.