“Siamo quelli che in questi mesi – scrivono in un post sulle loro bacheche – nei diversi centri di riabilitazione, si sono presi cura di bambini con disturbo del neuro sviluppo, di anziani in gravi condizioni di disabilità. Siamo quelli – dicono ancora – degli unici presidi rimasti aperti quando scuole e ambulatori medici hanno chiuso i battenti”.
Medici psicologi, terapisti della neuro psicomotricità, fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali che dicono “siamo quelli che non possono spiegare a un bambino ‘non mi abbracciare’, a un anziano ‘non ti aggrappare’ o a un adolescente ‘non urlare e metti la mascherina’”.