«Così si rischia di prolungare il calvario dell’epidemia», ha aggiunto. Ha poi spiegato di non condividere affatto né «le mezze misure» né «le zone che non hanno risolto in maniera seria il problema del contagio» né il modo in cui viene calcolato il tasso di positivi che è «una truffa mediatica» (perché si basa anche sui tamponi antigenici).
Servono, spiega, le «vaccinazioni di massa»: questa l’unica soluzione anche se – dice – la Campania sarebbe stata discriminata. Nella prima fase sarebbero arrivati «50 mila vaccini in meno». «Al momento abbiamo 180 mila vaccinati al mese. Questo significa che avremo in 10 mesi solo 1 milione e 800 mila persone vaccinate. Per arrivare a 4 milioni e 600mila vaccinati impiegheremo tutto il 2021, tutto il 2022 e una parte del 2023. Quando sento dire, in Lombardia, che a giugno vaccineranno tutti dico, ma per cortesia, evitiamo di dire stupidaggini».
Il riferimento è alle parole di Bertolaso che ha annunciato di voler vaccinare tutti entro giugno. E lancia anche l’allarme sulle varianti: «Se non saranno coperte dai vaccini, saremo trascinati in una tragedia senza fine. La realtà è difficile, è complicata. Quindi non possiamo permetterci comportamenti irresponsabili».
Infine attacca duramente la ministra Lucia Azzolina: «Si tratta del peggior ministro dell’Istruzione che abbia mai avuto l’Italia da Francesco De Sanctis in poi. Il ministero ha esercitato pressioni sui dirigenti scolastici per far aprire a prescindere. Ora io vi parlo da padre di famiglia: la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute dei nostri figli». E così snocciola i numeri: «Dal 25 gennaio al 4 febbraio abbiamo registrato nella fascia 0-5 anni 573 casi positivi, nella fascia 6-10 anni 617 casi positivi, nella fascia 11-13 anni 351 positivi, in quella 14-19 anni 739 positivi. 2.280 sono in tutto i nuovi positivi nelle nostre scuole in 10 giorni. Negli ultimi 15 giorni a Napoli, invece, per le scuole dell’infanzia e per le elementari ci segnalano un +30 per cento, negli ultimi 30 giorni +60 per cento di contagi. Questi sono dati pesanti, interveniamo ora e non fra un mese quando avremo le terapie intensive ingolfate di pazienti destinati a perdere la vita».
Fonte Open.online