Ieri, questo dialogo porta i primi risultati concreti, una svolta per il settore: il CTS ha infatti condiviso di valutare in modo differente i diversi profili di rischio all’interno del variegato settore della ristorazione, privilegiando chi ha a disposizione spazi e sedute per la consumazione di cibi e bevande.
Tale possibilità – ha nondimeno sottolineato il CTS – dovrà essere accompagnata dal massimo rigore sull’applicazione delle misure di sicurezza sanitaria: distanziamento di un metro non solo tra i tavoli, ma anche nelle aree di passaggio, l’utilizzo sistematico dei dispositivi di protezione individuale per gli addetti al servizio, l’esposizione di una chiara informa ti va all’esterno dei locali con l’indicazione della capienza massima.
Sara,̀ dunque, un banco di prova importante per dimostrare da parte del settore maturità e rispetto delle regole, avvalendosi della collaborazione da parte delle forze dell’ordine e alle amministrazioni comunali di darci per i controlli in questa direzione.
Dal distretto provinciale di Fipe Confcommercio Salerno, arrivano le considerazioni del Presidente Giuseppe Gagliano: “È noto che gran parte del fatturato dei pubblici esercizi venga realizzato nelle ore serali. Le imprese sono in piena emergenza economica e hanno bisogno di riprendere a lavorare.
Ma per evitare che l’apertura fino a sera per quei locali che possono garantire la sicurezza ai clienti, privilegiando il distanziamento e le sedute ai tavoli, sia solo un passo avanti temporaneo, va assicurato il massimo rigore nel rispetto delle misure. Questa è la posizione che abbiamo sempre rappresentato alle Istituzioni, con cui non è mai venuto meno il confronto. Sempre fermo, propositivo e rispettoso dei ruoli, di certo, mai urlato”.
Lo scrive Le Cronache in edicola on line