Gli studi sulla circolazione del coronavirus in altri luoghi contemporaneamente o prima del focolaio di Wuhan, come l’Italia, non hanno prodotto “prove chiare”, ma saranno necessarie ulteriori verifiche in questo senso. Lo ha dichiarato Marion Koopmans, virologa del team dell’Organizzazione mondiale della sanità a Wuhan per le indagini sull’origine della pandemia di Covid-19, in risposta a una domanda sulla possibilità che il Covid-19 si possa essere manifestato in altri luoghi contemporaneamente o addirittura prima che a Wuhan.
Citando la letteratura specifica e i database disponibili, la virologa ha fatto espressamente riferimento all’Italia, dove casi di contagio vengono fatti risalire forse addirittura a “fine novembre” 2019 da alcuni studi. “E’ difficile da sapere”, ha pero’ aggiunto la virologa, perche’ “i metodi non portano a conferme e non portano chiare prove sulla circolazione” del virus.