Il dato emerge dall’aggiornamento sull’andamento dell’epidemia da covid-19 realizzato dal Comune di Napoli e coordinato da Giuseppe Signoriello, docente dell’Unità di Statistica medica all’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli”.
Lo studio evidenzia che nell’ultimo mese in città si è passati “da una situazione stazionaria del contagio a un nuovo incremento di casi” e si sottolinea la necessità di “monitorare con attenzione” l’andamento dei contagi per classi di età e, in particolar modo, la classe di età fra i 6 e i 18 anni, “coinvolta in questo periodo dall’apertura delle scuole in presenza, e che nell’ultima settimana ha registrato un aumento del 37 per cento dei casi”.
Le Municipalità con i valori più alti di incidenza sono la IX (Pianura, Soccavo) e la X (Bagnoli, Fuorigrotta). L’analisi evidenzia inoltre che la città di Napoli registra “un’incidenza da covid sempre maggiore” rispetto al resto del territorio campano pari a circa il 12 per cento in più al 7 febbraio 2021.
Cresce non solo il contagio ma anche la mortalità: il tasso attuale risulta essere aumentato del 67 per cento rispetto a quello della Campania. Calano invece “in modo drastico” i ricoveri ospedalieri. Una diminuzione – si legge – “parzialmente dovuta a un possibile ritardo nella notifica, e in linea con la diminuzione dei casi dopo il picco di novembre”. Anche il numero di terapie intensive risulta in diminuzione.