Fattivamente, si sono poste le basi per lavorare a proposte concrete in linea con le esigenze di chi si trova ad operare sul campo, giorno per giorno. A margine dell’appuntamento, il presidente Giuseppe Gagliano ha ribadito la sua vicinanza, con la promessa di coinvolgere sempre più attività per poter svolgere con profitto la propria missione di rappresentanza:
“Quando abbiamo assunto la guida della sede territoriale di Confcommercio, uno dei principali obiettivi che ci siamo prefissati è stata nel dare il nostro contributo per rendere Salerno una città migliore. E, nella nostra visione, riteniamo centrale la figura dei commercianti. La funzione sociale di un negozio è importantissima: una serranda alzata, una luce accesa, persone capaci di accogliere i clienti”.
“Sono queste prime sentinelle a guardia della sicurezza di una strada, di un quartiere. E il calore di una stretta di mano, quando torneremo a stringerci le mani, assieme alla competenza nel dare consigli per gli acquisti, sono elementi di differenziazione che non possono essere replicati da qualsiasi piattaforma di commercio elettronico”.
Numeri alla mano, da quando è scoppiata la pandemia, a Salerno, hanno chiuso circa 700 attività, e questo è un dato che non può essere trascurato, una tendenza che va invertita quanto prima.
“Oggi, dopo un anno di incontri in video conferenza, finalmente abbiamo potuto riaprire in tutta sicurezza la nostra sede, confrontandoci con diversi commercianti salernitani che hanno rappresentato i loro punti di vista ed hanno fornito spunti sui quali continueremo a confrontarci nelle prossime settimane. I lavori di questo “tavolo” saranno sintetizzati in un “position paper” che presenteremo ai futuri candidati alla carica di Primo Cittadino di Salerno.
Le nostre richieste e proposte avranno lo scopo di contribuire al rilancio del commercio e delle attività di ristorazione e bar, di puntare a rendere la nostra città un luogo accessibile ed accogliente. Perché se davvero si vuole puntare sul turismo come risorsa, sono questi gli elementi fondamentali su cui lavorare” – conclude Gagliano.