Il tempo necessario per consentire i lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa dalle quale ieri pomeriggio si è staccato un cospicuo quantitativo di materiale franoso frinito sulla sede stradale per l’ennesima tragedia sfiorata. I massi, franata da un’altezza di circa 80 metri dal livello della strada, hanno sfondato le vecchie reti metalliche id protezione, fissate non durante i recenti interventi sempre in quella zona.
I geologi e i rocciatori dell’impresa salernitana Cardine da stamani sono al lavoro per l’ispezione dei circa 2500 metri quadrati del costone roccioso sui bisognerà intervenire innanzitutto con attività di disgaggio dei corpi pericolanti.
Dalla relazione dei tecnici della Cardine bisognerà redigere un progetto ben articolato che si completi con la chiodatura e il fissaggio delle reti corticali. E naturalmente appaltare i lavori di messa in sicurezza che, se dovessero cominciare domani, prevedono almeno una decina di giorni lavorativi (tempo permettendo) con l’arteria completamente chiusa al traffico veicolare. Poi si potrebbe anche immaginare l’istituzione del senso unico alternato, ma non prima i lunedì 22 febbraio.
Intanto questo pomeriggio nuovo tavolo tra Prefettura, provincia di Salerno e comuni di Salerno e Vietri sul Mare. Domani sul luogo della frana giungerà il deputato del Partito Democratico Piero De Luca col sindaco di Salerno Vincenzo Napoli.
Il Vescovado