Dai dati emerge che in Umbria e nella provincia autonoma di Bolzano il rischio è classificato come alto e che in 7, tra Regioni e province autonome, l’Rt puntuale ha superato l’1. Le sette Regioni con Rt superiore a 1 sono Umbria, Toscana, Puglia, le Province autonome di Trento e Bolzano, la Liguria e l’Abruzzo.
Solo Sardegna e Valle d’Aosta hanno una bassa incidenza di casiSolo Sardegna e Valle d’Aosta hanno un’incidenza settimanale sotto i 50 casi per 100.000 abitanti (soglia oltre la quale il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticita’); l’incidenza supera invece la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti in tre zone: PA Bolzano (770,12 per 100.000 abitanti), PA Trento (254,85 per 100.000 abitanti) e Umbria (283,28 per 100.000 abitanti). L’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni rimane sostanzialmente stazionaria: 269,79 per 100.000 abitanti (25/1-07/2) contro 273,01 precedente.
Diffusa la circolazione di varianti nel nostro Paese – L’Istituto superiore di sanità segnala che “in questa fase delicata dell’epidemia si conferma la circolazione diffusa di varianti virali a più elevata trasmissibilità nel nostro Paese”.
Rezza: “Preoccupano le varianti, velocizzare le vaccinazioni” – La situazione “più preoccupante” di questa fase di transizione dell’emergenza Covid “è la presenza di varianti virali”. E’ quanto afferma il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, aggiungendo che le mutazioni sudafricana e brasiliana “possono ridurre parzialmente l’efficacia dei vaccini, quindi dobbiamo sbrigarci nelle vaccinazioni. Non bisogna allentare le misure di prevenzione e controllo”.