In Somalia proseguono le proteste che finiscono per sfociare in gravi atti terroristici.
Un’autobomba a Mogadiscio ha provocato tre vittime, e si continuano a monitorare le condizioni delle altre persone coinvolte.
L’esplosione avvenuta nei pressi del parlamento somalo sembra aver causato almeno altri otto feriti.
Gli agenti di sicurezza e i testimoni parlano di un boato, che si è verificato vicino ad un check point nella zona ad Est del Parlamento.
Il funzionario di sicurezza Abdirahman Mohamed, ha detto che il veicolo era inseguito dalla polizia prima dello scoppio.
Gli agenti hanno aperto il fuoco consentendo ai civili di fuggire, in questo modo il bilancio è stato limitato rispetto a ciò che l’esplosione avrebbe potuto provocare.
Protagonisti dell’attentato sembrano essere gli Shabaab, che continuano a tenere sotto pressione il governo somalo e le forze di sicurezza.
La vicenda si consuma in un momento abbastanza complicato dal punto di vista politico, infatti il Consiglio delle Nazioni Unite ha convocato in settimana una riunione d’emergenza.
A Mogadiscio proseguono le manifestazioni, con le quali viene chiesto al presidente Mohamed Abdillahi Farmaajo di lasciare il suo incarico, scaduto lo scorso 8 febbraio.
Olindo Nuzzo
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