Alla fine del 2020 è stato comunicato il conferimento, nell’ambito della programmazione dei fondi comunitari, di un finanziamento molto consistente (circa 5 milioni di euro) con il quale sarà possibile effettuare una serie di indagini approfondite mirate a risolvere le maggiori criticità della Villa, per poi procedere al primo stralcio di un restauro estensivo che darà al complesso monumentale una nuova vita.
Attraverso accordi intercorsi con università e centri di ricerca, primo fra tutti l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro del nostro Ministero, si opererà per il recupero degli apparati decorativi della Villa (stucchi, mosaici, intonaci dipinti) a partire da un primo intervento pilota che si cercherà di impostare come cantiere-scuola. Attualmente sono in itinere le fasi di progettazione ad opera del gruppo di lavoro dei funzionari di questa Soprintendenza, guidato dalla Soprintendente Francesca Casule.