Nella più assoluta, ma razionale convinzione, che occorra trovare una soluzione stabile e migliorativa per i lavoratori delle Cooperative sociali, i due sindacati – si legge in una nota – intendono esternare l’estrema difficoltà di considerare come praticabile soluzione il trasferimento delle competenze i capo al Settore Verde Pubblico a una partecipata.
Le ragioni albergano in una chiara difficoltà, se non addirittura impossibilità anche di natura giuridica, di migrazione di competenze pubbliche accompagnate da trasferimento di personale pubblico presso una struttura partecipata. Ne risulterebbe fortemente pregiudicato e alterato anche il rapporto di lavoro riconducibile a valenze di natura giuridico/contrattuale, ancorché di opportunità funzionale.
In merito alle attività oggi svolte dalle Cooperative sociali, ancor prima di ipotizzare ogni e qualsiasi altra diversa situazione gestionale da quella attualmente in atto, sarebbe necessario, in via preventiva, predisporre apposito piano e determinare gli effettivi costi rapportandoli alle disponibilità del bilancio di previsione, fatto salvo le priorità stabilite dai piani programmatici dell’Amministrazione Comunale.
Inoltre, anche a seguito degli ultimi rilievi fatti dall’ANAC in ordine alla problematica in essere, non è possibile procedere, in via esclusiva, a trattazione di argomentazioni afferenti alle sole cooperative sociali bensì estendere le stesse a tutti gli operatori di mercato, fermo restando l’applicazione delle attuali norme in materia previste dal Codice degli Appalti e dalle clausole sociali.
La gestione di un parco arboreo che conta circa 22.000 alberature, a partire dalla loro manutenzione, la verifica di attività su prati tecnici, i controlli di sicurezza, l’applicazione dei regolamenti del verde, la manutenzione del verde verticale e orizzontale, l’acquisto e scelta di alberature, è materia non rilevabile nell’ambito delle Società partecipate, in quanto risiede nella storia consolidata dell’ufficio preposto e non è cedibile.
Pertanto, alla luce di quanto riportato, pur recependo l’intenzionalità dei Consiglieri in ordine alla paventata riduzione dei costi di gestione, le scriventi organizzazioni sindacali nel ribadire la necessità di individuare soluzioni di stabilità per il personale delle cooperative sociali, ritengono che, all’attualità, ed in virtù delle vigenti norme in materia, quanto innanzi proposto non sia attuabile e che la gestione del verde pubblico non possa essere oggetto di affidamento esterno.
ANTONIO CAPEZZUTO – SEGRETARIO GENERALE FP CGIL SALERNO
NICOLA MONACO – SEGRETERIA PROVINCIALE CISL FP SALERNO