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Campania zona arancione da domenica 21 febbraio al 6 marzo. Le regole

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La Campania è zona arancione dopo un mese e mezzo. L’Ordinanza ministeriale in arrivo colloca in area arancione la Campania, il Molise e l’Emilia Romagna, che si aggiungono ad Abruzzo, Toscana, Liguria e Provincia di Trento. La riclassificazione del rischio entra in vigore da domenica 21 febbraio per le disposizioni nazionali del Ministero. Le prossime sono le ultime ore nella fascia gialla, iniziata lo scorso 7 gennaio. Lo scrive NuovaIrpinia.it

Tornano in vigore da domenica per 15 giorni le misure previste per la cosiddetta “zona arancione”. Per uscire dal proprio Comune servono una ragione valida e l’autocertificazione (scarica il modello). Se non si dispone di un modello lo forniranno al momento del controllo le forze dell’ordine.

Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. È vietato muoversi, inoltre, dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute con autocertificazione. Sono aperti i negozi, ma non i bar e i ristoranti. Di seguito le regole.

Le regole
ZONA ARANCIONE DAL 21 FEBBRAIO AL 6 MARZO: LE REGOLE. Nei giorni compresi tra domenica 21 febbraio e sabato 6 marzo valgono le regole della zona arancione. Si può circolare all’interno del proprio Comune. Per uscire dal confine del centro di residenza servono una ragione valida e l’autocertificazione (scarica il modello). Nei piccoli Comuni (fino a 5mila abitanti) è consentito muoversi in un raggio di 30 km, ma senza poter andare nei Comuni capoluoghi di provincia. Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune. Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22.

Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre. Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.

SCUOLA IN PRESENZA FINO ALLE MEDIE. PER LE SUPERIORI DIDATTICA A DISTANZA AL 50%. Didattica a distanza al 50% per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza al 100% per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie.

UNIVERSITÀ E ALTA FORMAZIONE. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori. Le Università, sentito il Comitato universitario regionale di riferimento, predispongono, in base all’andamento del quadro epidemiologico, piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari, da svolgersi a distanza o in presenza, che tengono conto delle esigenze formative e dell’evoluzione del quadro pandemico territoriale e delle corrispondenti esigenze di sicurezza sanitaria nel rispetto delle linee guida del Ministero dell’università e della ricerca, nonché sulla base del protocollo per la gestione di casi confermati e sospetti di COVID-19.

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