Proposta dalla Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A., l’esposizione è organizzata in collaborazione con la Provincia di Salerno e la Regione Campania, attraverso SCABEC S.p.A. Insieme ai curatori della mostra, il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese ha dato il benvenuto alle autorità civili e religiose intervenute alla cerimonia, nel rispetto delle norme di prevenzione Covid-19.
Con lui era presente il Sindaco della città Enzo Napoli, l’On. Piero De Luca e il Presidente della Regione Campania, On. Vincenzo De Luca per il taglio del nastro.
“Un momento storico per tutta la comunità salernitana – aveva dichiarato alla vigilia il Presidente della Provincia Michele Strianese – infatti consegniamo alla città il secondo lotto della nostra Pinacoteca, una cornice ideale per eventi culturali come in questo caso la mostra A Sud del Barocco.
Apriamo al pubblico 6 nuove sale che ci permettono di rimodulare, mediante una nuova rilettura museale e museografica, l’impianto espositivo sia delle preziose opere presenti e sia delle ultime acquisizioni. Contemporaneamente, proprio per promuovere l’apertura di questo nuovo plesso di grande rilievo storico artistico, abbiamo deciso di inaugurare la Mostra “A Sud del Barocco, geografia di un tempo dell’arte” curata da don Gianni Citro, allestita proprio in questi spazi e composta da 30 capolavori di pittura barocca meridionale, provenienti da collezioni private, che disegnano un importante percorso di indagine nella storia dell’arte del Sud del nostro paese. Il progetto promuove e valorizza il sito museale che lo ospita e lo stesso palazzo Pinto, importante esempio di architettura rinascimentale e barocca della città di Salerno.
La mostra si divide in due concetti. Il primo riguarda uno stile, il secondo un territorio. Da un lato infatti il Barocco è stile e corrente di pensiero rivoluzionario che inaugura, nel corso del Seicento, la lunga strada della modernità nelle arti, espandendosi poi in tutta Europa. Dall’altro, questo nuovo linguaggio trova terreno fertile proprio nel sud europeo e, in particolare, nel nostro meridione, territorio particolarmente aperto alle tensioni di interpretazione e creazione integrale del mondo che questa pittura incarna.
Napoli è uno dei principali epicentri del nuovo stile diviso in un versante naturalista, influenzato da Caravaggio e Ribera, e uno classicista, ispirato alla pittura di scuola bolognese, tra i quali Reni, Domenichino, presto aggiornato secondo i modi della grande decorazione illusiva del barocco di matrice romana di cui Lanfranco è un esponente. Battistello Caracciolo, Carlo Sellitto, Filippo Vitale, Massimo Stanzione, Andrea Vaccaro, Luca Giordano, Francesco Solimena, sono solo una parte dei grandi nomi di questa collezione di dipinti esposti.
Questo evento – conclude Strianese – è anche il primo appuntamento promosso dalla Regione Campania, attraverso SCABEC spa, per la valorizzazione dei siti culturali di Salerno e provincia nell’ambito dell’accordo tra Regione Campania, Provincia di Salerno, Università degli Studi di Salerno ed Enti Locali. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 9 maggio, dal martedì al venerdì dalle 9 alle 19, con accesso su prenotazione nel rispetto delle norme anti Covid19.”