“Non sappiamo con certezza quante dosi arriveranno a marzo – spiega ai giornalisti – Questo e’ un problema soprattutto in ragione dei ritardi nella somministrazione delle seconde dosi. Ci auguriamo che il nuovo governo dia un’accelerarazione all’arrivo delle forniture. Bisogna inoltre accelerare i tempi di approvazione di Ema e Aifa, attualmente incompatibili con le esigenze della popolazione.
Ema ed Aifa devono lavorare anche la notte e valutare ogni vaccino disponibile a livello globale. In aggiunta, dobbiamo produrre i vaccini in Italia: se iniziamo a lavorare a questo scopo oggi, in estate avremo i bioreattori e le tecnologie necessarie per produrli noi stessi”.