Dovrebbe essere confermata anche la possibilità di fare visita ad amici e parenti, ossia la regola, per ora valida fino al 5 marzo, che consente di spostarsi verso un’altra abitazione privata massimo in due persone, più i figli minori di 14 anni
La strategia complessiva del nuovo esecutivo sarà poi definita con un nuovo Dpcm, che seguirà quello in scadenza il 5 marzo
Nello scorso weekend i presidenti di Regione sono stati informati e consultati, alla vigilia del Cdm a Palazzo Chigi, in una videoconferenza con la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini e con il ministro della Salute Roberto Speranza
Le Regioni hanno presentato una loro piattaforma di proposte che sarà esaminata dal governo, ha assicurato la ministra Gelmini
I presidenti di Regione chiedono di inserire nella cabina di regia politica – non quella del monitoraggio del contagio – anche i ministri economici, “al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese”
“È necessario, inoltre, condividere maggiormente i provvedimenti”, chiedono le Regioni insistendo su un preavviso congruo dal governo dopo i casi dello sci e dei ristoranti aperti/chiusi nel weekend
Su questa richiesta la ministra Gelmini ha dato rassicurazioni. L’ipotesi che circola è che il monitoraggio venga effettuato a inizio settimana e non venerdì per non far arrivare la decisione sui colori delle zone troppo a ridosso del weekend
Le Regioni chiedono poi di accelerare decisamente nella campagna vaccinale, reperendo le dosi necessarie
Le Regioni chiedono anche una revisione dei criteri che hanno regolato finora i colori, in primis l’indice Rt. “Si ritiene indispensabile procedere ad una revisione dei parametri e alla contestuale revisione del sistema delle zone – affermano -, nel senso della semplificazione”
Nel documento presentato dalle Regioni, i governatori collegano il problema della campagna vaccinale all’Rt: “Occorre in questa fase un cambio di passo che consenta di coniugare le misure di sicurezza sanitaria con la ripresa economica e delle attività culturali e sociali”. “È evidente – è la conclusione – che se la campagna vaccinale accelera, l’Rt perde progressivamente di rilevanza”