Ed ancora: «La Valle dell’Irno e la provincia di Avellino si ritroverebbero proiettate sulle direttrici che conducono a Roma e a Reggio Calabria, ma avrebbero anche la possibilità di collegarsi al meglio con il resto del Meridione. Questo progetto aprirebbe nuovi scenari, sia dal punto di vista turistico che economico».
«Sarebbe un’opportunità eccezionale che ben si sposerebbe con la nascente Città della Medicina: 190mila metri quadri nella quali, tramite dei finanziamenti europei, creeremo, entro un anno, nuove infrastrutture e nuovi servizi a disposizione della Facoltà di Medicina che, come noto, ha sede proprio a Baronissi. Abbiamo già avviato delle manifestazioni di interesse per riempire questo progetto di contenuti: tra start-up e spin-off biomedicali ci sono già 31 aziende disposte a realizzare investimenti complementari alla Facoltà per la creazione di un polo di Alta Formazione.
L’arrivo dell’Alta Velocità, in quest’ottica, semplificherebbe il tutto e rappresenterebbe un vero e proprio attrattore di nuovi ed ulteriori investimenti. Ma non dimentichiamo l’aspetto commerciale: la linea ferroviaria veloce darebbe un nuovo slancio alla grande distribuzione presente a Baronissi così come nelle zone limitrofe. Guardi, sarebbe una vera manna dal cielo. La disponibilità del Comune di Baronissi è totale, siamo pronti a cogliere questa opportunità. In attesa, comunque, che tutto si compia».