Al comune di Pagani saranno stanziati, da parte del Ministero dell’Interno in concerto con il Dipartimento dell’Economie e delle Finanze, 3,2 milioni di euro di contributi 2021 per investimenti opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio. La richiesta di contributo per partecipare al bando pubblico del Ministero è stata presentata nel settembre 2020, art 1 comma 139 della legge 145/2018.
Ad annunciarlo il sindaco di Pagani, Lello De Prisco, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Augusto Pepe, che in questi mesi hanno lavorato per sollecitare risposte da parte del Ministero e avviare al più presto i lavori. All’amministrazione De Prisco spetterà scrivere una nuova pagina finalmente rosea per plesso simbolo di Pagani, chiuso per mancata idoneità statica dei solai nel novembre del 2016.
«Il finanziamento ottenuto è una notizia che ci inorgoglisce. Al di là dell’immenso valore di quest’istituto per Pagani, la cui chiusura ha rappresentato disagi per centinaia di studenti e famiglie e dispiaceri per tutta la città – ha dichiarato il sindaco De Prisco -, la riapertura della Manzoni rappresenta il primo passo per la rinascita di tutto Corso Ettore Padovano. La nuova vita del plesso paganese restituirà vita anche alla villa comunale, polmone verde della nostra città, e a tutto il primo tratto del corso cittadino».
«Un obiettivo eccezionale, per la cui concretizzazione ringrazio anche l’amministrazione precedente dell’ex sindaco Salvatore Bottone, che ebbe l’onere di chiudere il plesso storico cittadino e di avviare la fase progettuale, grazie al lavoro svolto anche dai tecnici che si sono fatti nel corso degli anni parte attiva della progettazione, in particolar modo il progettista architetto, Gerardo Zito e l’ingegnere Giancarlo Di Nardi, che ha seguito fino alla fine le procedure».
Il Ministero provvederà ora ad erogare il contributo per una quota pari dal 20% entro il 28 febbraio 2021, poi per una quota del 60% previa verifica dell’avvenuto affidamento dei lavori e il restante 20% previa trasmissione al Ministero dell’Interno del certificato di collaudo, ovvero di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori.