Il Coordinamento scuole aperte è intervenuto immediatamente sulla questione appellandosi di fatto ad una vicenda di qualche giorno fa. Il 24 febbraio la Corte Costituzionale, circa un ricorso del governo contro la Valle d’Aosta, ha stabilito infatti che “spetta allo Stato, non alle Regioni, determinare le misure necessarie al contrasto della pandemia” ed ha specificato che ” il legislatore regionale non può invadere con una propria disciplina una materia avente ad oggetto la pandemia da Covid 19, diffusa a livello globale e perciò affidata interamente alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, a titolo di profilassi internazionale”.
Insomma, una decisione che fa ben sperare i No Dad di poter vincere il ricorso alla giustizia amministrativa anche questa volta. Era accaduto infatti proprio qualche mese fa quando, a seguito di un ricorso, il Presidente campano fu costretto a cedere e a riaprire tutte le scuole poichè non sussistevano condizioni di emergenza tale da chiudere gli istituti. Una battaglia che, sostiene il coordinamento, sarà portata fino in fondo anche questa volta.
Di parere differente i presidi degli istituti scolastici che avrebbero dovuto fare i conti con una sempre più difficile organizzazione scolastica a causa dell’aumento dei contagi. In ogni caso, lunedì 1 marzo nessuna scuola del territorio regionale potrà riaprire: “C’è alto rischio a causa delle varianti del virus e non possiamo più rischiare”, comunicava ieri De Luca durante la diretta Facebook. “Ringrazio il personale scolastico ma non è possibile andare avanti così. Chiudiamo perché dobbiamo completare la vaccinazione del personale scolastico”.
E la battaglia è anche tra le mamme pro Dad contro le “aperturiste”, Sui social molti gruppi facebook sono pronti a contrastare i ricorsi. E lo scontro social non si placa. “Mamme indegne, replica qualche genitore nei confronti di qualche genitore no-dad”