Garantire un territorio sicuro, accessibile, con servizi moderni e con reti stradali, ferrate e del mare in linea con la dimensione europea da e per le destinazioni principali e per le cosiddette secondarie è, anzi sarebbe, il minimo sindacale per questa terra straordinaria e soprattutto per i cittadini residenti che avrebbero nelle loro corde, assieme ai vari patrimoni UNESCO, da offrire alla utenza turistica, che da decenni e nonostante le criticità, premia con migliaia di presenze questa terra, semplicemente la “normalità” di un territorio di per sé già straordinario.
Oggi quella normalità troppo spesso accantonata torna in auge perché qualcuno, Rfi, ha deciso, o avrebbe, e senza il doveroso coinvolgimento territoriale, di disegnare una nuova direttrice ferrata dell’ alta velocità per il sud Italia.
Già con la tratta Napoli – Bari da Afragola si è data nel tempo una frustata al settore turistico tirrenico e probabilmente questo nuovo disegno tra qualche decennio prenderà vita generando altri flussi e nuove vie del turismo e del commercio.
Nel vivo di un interessante, ma anche per larghi tratti sterile, dibattito sulla questione, un invito serio, deciso ed in linea con il rispetto di tutte le comunità residenti della provincia salernitana cerca di darlo anche Assoturismo Confesercenti Salerno, la rete di imprese provinciali dedicate al turismo della nota associazione datoriale.
Da Amalfi a Sapri passando per Salerno città la nostra associazione, dichiara il Presidente provinciale Raffaele Esposito, vanta numerose imprese del settore turistico e proprio per questo abbiamo già ribadito la nostra totale fiducia nella ripresa delle attività di tutti i “cantieri” di opere infrastrutturali strategiche che interessano ed interesseranno la nostra provincia ed il nostro sud Italia in generale, su questo aspetto siamo in perfetta sintonia con quanto affermato dal governatore De Luca, sostenere nuove progettazioni innovative, di ammodernamento e di sviluppo territoriale non vuol dire abbandonare o dimenticare necessariamente un territorio straordinario ricco e ricercato dall’utenza turistica che è il meraviglioso Cilento, anzi proprio in questo momento dovremmo chiedere nell’ambito dei fondi del Recovery Plan di riqualificare, tutelare e rafforzare anche la nostra direttrice ferrata tirrenica, che tutti sanno necessitare di interventi strutturali urgenti e non più rinviabili.
Questa direttrice, che dovrà senza alcun dubbio garantire una o più fermate dell’alta velocità, magari connotandole ad un’area vasta ovvero le fermate del “parco” e che certamente potrà e dovrà essere connessa a quelle nuove tratte immaginate nel prossimo futuro, dovrà essere al centro della programmazione territoriale per la provincia Salernitana.
Mentre ci si divide sulle varie posizioni, prosegue il presidente Esposito, mi piacerebbe che ci fosse una vera unitarietà di pensiero e di azione almeno pari a quella dell’indignazione manifestata a parole da parte di tutti gli “stakeholder” territoriali nel pretendere rispetto per questa terra, con i collegamenti tra paesi sicuri senza necessariamente aver paura di possibili crolli o frane, una viabilità efficace, treni moderni in connessione veloce con Salerno città e servizi turistici pubblici efficaci e duraturi, la scommessa nel prossimo futuro sarà quella di garantire come detto servizi territoriali di qualità tra i raccordi delle infinite destinazioni turistiche della provincia a sud di Salerno, con treni sempre più confortevoli e stazioni accoglienti, servizi turistici implementati in bassa e bassissima stagione per garantire la periodicità certa ed efficace di tratte e destinazioni, e non per una fruizione a singhiozzo.
Abbiamo apprezzato nel tempo l’esperienza virtuosa del freccia rossa per il Cilento che dovrà proseguire, a questa dobbiamo affiancare un miglior servizio per le vie del mare ed una facile interconnessione delle due costiere, una meraviglia che il mondo ci invidia, e poi lavorare per la grande connessione delle destinazioni collinari e montane di tutta la nostra provincia.
Infine, conclude il Presidente Esposito, si dovranno completare le opere fondamentali per far ripartire il turismo internazionale entro il 2023, come l’ aeroporto di Salerno e quindi garantire necessariamente i collegamenti sopradescritti con tutta la nostra meravigliosa provincia altrimenti non avrebbe senso questa fondamentale infrastruttura al servizio della nostra provincia, lo chiedono le comunità e le imprese di questa terra meravigliosa che ancora prima della disquisizione sull’accessibilità vantava già numeri poderosi di turisti interessati e rapiti dalle infinite meraviglie della terra dei miti.