Dal 24 febbraio, tranne che in unica giornata, la Regione (in zona arancione) è sempre stata sopra i duemila positivi (oltre 80mila quelli complessivi attuali). Il presidente Vincenzo De Luca ha disposto dal 1° al 14 marzo la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia (0-6 anni), la didattica a distanza per tutte le scuole di ordine e grado nonché delle università nell’attesa che sia ultimato il piano di vaccinazione per il personale scolastico. Nell’ordinanza si invitano i cittadini ad «evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile».
Nel frattempo si moltiplicano i provvedimenti dei singoli comuni che, giorno dopo giorno, hanno inasprito i divieti. Gli ultimi, in ordine in ordine di tempo, in provincia di Napoli: a Bacoli dal fine settimana il sindaco chiuderà i mercati e le aree pubbliche; a Torre Annunziata il primo cittadino ha stabilito che dal 3 al 15 marzo dalle 11 alle 22 alcune strade saranno chiuse al pubblico. Misure simili erano state prese dai sindaci di altri centri come Sant’Anastasia (Napoli), Scafati (Salerno) e Cetara, dove la percentuale dei positivi si è rivelata più alta della media regionale.