Una stima più precisa si potrà ottenere con i dati dei prossimi giorni. E’ quanto emerge dai calcoli eseguiti dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘Mauro Picone’ del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).
“E’ da sottolineare – rileva il matematico – che la previsione sarà valida se le condizioni di diffusione dell’epidemia rimarranno invariate. Quindi non bisogna rilasciare le misure restrittive che, anzi, andrebbero estese introducendo le stesse del periodo Natale-Epifania e la didattica a distanza indipendentemente dalla fascia d’età”. Il metodo è applicato separatamente per ciascuna delle due curve.
L’ultima parte della curva esaminata viene descritta da un modello teorico; si calcola poi la curva della differenza fra due giorni consecutivi riportata dal modello teorico. “Prima del picco la curva originaria cresce e quindi questa differenza è positiva, mentre diventa negativa superato il picco perché la curva originaria ora diminuisce”, osserva il matematico.
“La posizione del picco della curva dei positivi si ottiene così trovando il punto in cui la curva della differenza passa da valori positivi a negativi”. Risultati molto vicini a quelli ottenuti si hanno, conclude Sebastiani, “usando un altro metodo basato sulla curva della differenza, rispetto a sette giorni prima, per ogni giorno di quella originaria.
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