Nella missiva, i presidenti degli ODCEC ricordano la presenza dei commercialisti, fin dai primissimi giorni della pandemia, al costante servizio delle imprese e delle persone, tanto che la categoria fu inclusa nel DPCM 22 marzo 2020 tra i servizi essenziali e come tale riconosciuta anche da Palazzo Santa Lucia con l’attuazione del Piano Socio Economico della Regione Campania.
I loro studi professionali, per la natura delle attività di supporto tecnico-professionale svolte su molteplici aspetti relativi alla gestione dell’emergenza e le correlate scadenze perentorie, non hanno mai chiuso, né hanno interrotto servizi essenziali, né hanno potuto commutare il supporto fornito in attività da remoto, assicurando la presenza anche negli uffici giudiziari e nelle amministrazioni di riferimento in tutto questo lungo e faticosissimo anno.
Le molteplici attività ininterrotte generano ancora oggi, inevitabilmente, una costante esposizione e un continuativo rapporto con le persone interessate: ribadendo, dunque, la ferma volontà di proseguire con massimo senso di responsabilità l’attività quotidiana al servizio dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni pubbliche, i presidenti chiedono di considerare “la grave e crescente preoccupazione per il contagio” dovuta all’attività degli iscritti alla categoria.
“Visto il tema di stretta attualità circa le professionalità che potranno, nel prossimo futuro, accedere alla campagna vaccinale nella nostra regione abbiamo doverosamente ricordato il nostro ruolo centrale”, commenta il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Salerno Salvatore Giordano.
“Siamo fiduciosi – prosegue Giordano – che la nostra richiesta sarà oggettivamente valutata alla luce dell’attività essenziale svolta dai commercialisti, una professione privata che nel contempo evoca una funzione pubblica importantissima: non si tratta solo di una attività libero professionale di natura privata ma di una professione che accerta la fede contabile e svolge una funzione di certezza dei rapporti tra le parti nel nostro Paese.
Tra adempimenti, proroghe, bonus e ristori, non abbiamo mai smesso di servire il Paese e adempiere alle scadenze perentorie per cittadini e imprese: un servizio essenziale da tutelare che non si può continuare a dare solo per scontato, dimenticando che anche i commercialisti possano ammalarsi come purtroppo accade, con studi spesso composti dal solo titolare, unico soggetto senza dipendenti, chiusi per Covid-19. Una chiusura che non inficia purtroppo solo sull’attività del professionista ma a catena su cittadini e categorie produttive rappresentate, oltre che sul sistema centrale, e che va pertanto assolutamente scongiurata”.