Non mi si venga a dire che è un parere nostalgico, perché quando si tratta di apprezzare doti come quelle di Ermal Metal o Noemi o Arisa, Annalisa ho provato a seguire ed anche con attenzione.
La differenza la fanno i gruppi sconosciuti o gli interpreti, diciamo fantasiosi, che affidano o al rumore che non fa capire una parola del testo, oppure all’immagine a volte circense, che peggio ancora nasconde il testo, che bisogna interpretare ,a loro avviso, per gesti.
Persino Fiorello non è riuscito ad arginare quest’aria negativa, diventando a sua volta ripetitivo ed anche fuori luogo.
Insomma una edizione di Sanremo senza una linea artistica, ne un minimo di progetto se non quello di distruggere, o tentare di distruggere ,una storia fatta da anni ed anni di gran bella musica ITALIANA ed anche internazionale e di eleganza e sobrietà.
Non è ancora finita la Kermesse, mentre scrivo questo mio personale pensiero. Mi auguro che per salvarsi un po’, che possa vincere un qualcuno che ho prima indicato e vi dirò, farò il tifo per Orietta Berti, che ha presentato un brano Sanremese ,con grande qualità ,dando dimostrazione che si può cantare senza travestimenti ,senza far rumore ma soltanto con la voce e con il cuore
Mi auguro che si possa al più presto tornare alla normalità, perché nonostante le restrizioni del Covid per il coprifuoco ,dove si sarebbe dovuto avere un incremento dello share invece c’è stato un calo.
Certo è che la maggioranza, credo ha resistito al massimo fino alle 23… dopo di che ha preferito o cambiare programma o consegnarsi alle braccia di Morfeo ,dopo essere stato sollecitato al sonno da questa 71 edizione di un festival noioso ed irritante.
di Claudio Tortora
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