La denuncia arriva dalle associazioni di categoria Sic (Servizi Infanzia Campania), Confapi Scuole Paritarie Campania, con l’appoggio dell’associazione Scuole Aperte Campania.
Le associazioni, presiedute da Katia Mascolo (SIC), Valentina Ercolino (Confapi-Scuole paritarie Campania) e Palmira Pratrillo (Scuole Aperte Campania) sottolineano che “non si comprende, altresì, come mai i servizi educativi privati e paritari 0/6 anni si siano visti negare la possibilità di attivare all’interno delle proprie strutture centri ludico-ricreativi, riducendo il tutto alla mancata presenza in visura camerale del codice ateco 93.29.90”.
Le associazioni precisano che “non vogliamo in alcun modo ledere l’attività dei gestori delle ludoteche ma vogliamo evidenziare ancora una volta l’incoerenza con cui è applicata la norma”.
“Segnaliamo, inoltre, una questione ancora più grave – proseguono – relativa al personale delle ludoteche che non è stato inserito di diritto nella campagna vaccinale. Riteniamo che tale scelta sia davvero scellerata, dal momento che questo comparto ha a che fare con la stessa utenza dei servizi educativi e scolastici 0/6 anni.
Quindi, ad oggi, il personale scolastico risulta vaccinato ma non può operare, il personale delle ludoteche non può vaccinarsi, pur volendo, ma può operare. Eppure entrambe le categorie hanno investito in adeguamenti, dispositivi di protezione, procedure di sanificazione quotidiana, aumento personale e riduzione numero di bambini”, concludono.
Lo trovo assurdo ed insensato, nulla contro le ludoteche però chiudere le scuole e le scuole private abilitate anche come ludoteche che continuano a lavorare con gli stessi bambini che frequentano il nido ed asilo ecc lo trovo davvero ingiusto.
Bisogna solo pagare per avere un servizio