Lo ha detto il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, annunciando le nuove misure restrittive disposte dalla Regione Campania. “La crescita dei contagi in Italia sta assumendo proporzioni preoccupanti.
Anche nella nostra città il contagio si sta espandendo e ha raggiunto quantità pericolose”, ha sottolineato il primo cittadino, ricordando che parchi, ville, giardini, piazze e lungomare saranno chiuse.
“È fatto divieto di uscire se non per comprovate esigenze di lavoro o salute. Stiamo facendo in modo che questa sollecitazione che ci viene anche dalla Regione sia pubblicizzata al massimo – spiega –
In queste ore sta girando una macchina della protezione civile che ricorda ai concittadini le misure da rispettare. Inoltre apporremo una segnaletica davanti alle piazze che sono da ritenersi chiuse”.
Al momento a Salerno l’ordinanza è ancora in via di applicazione e, specie sul lungomare, si registra un via-vai di persone. La polizia locale sta pattugliando la zona, segnalando che non è possibile percorrere quell’area.
Il sindaco si preoccupa dei 6000 euro al mese… Andate via non siete capaci
… In casa e nun scass o c….
sei preoccupato di cosa non sei tu cke decidi non ai nessun potere xcke parli
È preoccupato. Quindi?
E basta co sta pagliacciata fermiamo aspettavamo te x rendercene conto noi persone x bene
Sindaco, sindaco cosa ne pensa della sentenza del Tribunale di Reggio Emilia, che si somma a quella del Tribunale di Roma di Dicembre , e che si sommerà alla pronuncia della Corte Costituzionale sull’illegittimità e incostituzionalità di tutti questi atti amministrativi? Ma fa che per caso lei, e quelli sopra di lei, sta agendo al di fuori della Costituzione? fa che qualcuno adesso inizia a svegliarsi? Non vorrei che qualche magistrato stesse già indagando su tutto ciò. Politicamente sarebbe un disastro per lei e per chi le sta sopra. Chissà
Le ordinanze emanate dai Sindaci in forza degli artt. 50 e 54 del T.U.E.L. e delle modifiche apportate a quest’ultimo con il decreto-legge n. 92 del 2008 convertito dalla legge n. 125 del 2008 (c.d. pacchetto sicurezza), rinvengono il loro primo fondamento giuridico nell’art. 153 del R.D. n. 148 del 1915 che attribuiva al Sindaco un generale potere extra ordinem per far fronte a tutti i casi di urgenza e necessità in ambito locale.
Tuttavia, negli anni più recenti, la resistenza dell’urgenza quale presupposto per l’adozione di un’ordinanza sindacale, ha subìto un evidente indebolimento alla luce delle modifiche apportate all’art. 54, e particolarmente in seguito all’attuazione del comma 4-bis del novellato articolo ad opera del decreto Maroni emesso in data 5 agosto 2008. Di fatti, oltre alle ordinanze contingibili e urgenti adottate dal Sindaco in qualità di rappresentante della Comunità locale in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere locale (art. 50 del T.U.E.L.), al Sindaco – qui però nelle vesti di ufficiale del Governo – è attribuito il potere di adottare con atto motivato «provvedimenti, anche contingibili ed urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza.
Una cosa è la carenza di motivazione, ma essendoci una Pandemia mondiale, tranne per qualche demente che crede che sia inventata da B.Gates, i sindaci hanno questi poteri, e trovano fondamento nel testo unico, non nel testicolino mononeurone negazionista.