Tutto questo è in “Drama de Antiquis 5.0” il musical portato in scena nel Settembre scorso per la XXIV esima edizione di GustaMinori con musiche inedite, testi inediti, la tecnologia videomapping in 3D che ha ricostruito l’atmosfera di allora e gli ambienti di allora nella stessa Villa Romana.
Ora quel Musical è diventato DocuFilm che ha ambizioni importanti. E’ il primo DocuFilm girato in Costiera Amalfitana, sulla storia di uno dei più prestigiosi siti archeologici del Sud Italia, sul mare della Costa D’Amalfi. Una produzione per la quale guardiamo alla Stampa Estera al fine di portarla anche su network internazionali. Ringraziamo Regione Campania e Canale 21.
Domenica 14 Marzo “Drama de Antiquis 5.0” sarà in prima visione tv assoluta alle ore 18 e 15 su Canale 21 che ringraziamo per aver creduto in noi. Tutto questo è stato possibile grazie a Scabec, società regionale per i beni culturali, alla Regione Campania, in stretta collaborazione con la Soprintendenza archeologica di Salerno e il Comune di Minori”.
Lo ha annunciato Gerardo Buonocore, Direttore Artistico di GustaMinori ed autore di “Drama De Antiquis” con la regia di Lucia Amato ed un cast di artisti noti nel mondo.
Si tratta di un Format innovativo che punta alla promozione dei siti archeologici attraverso la produzione anche internazionale di DocuFilm ambientati sul posto facendo rivivere i luoghi mediante tecnologia innovativa, canto, recitazione e narrazione.
“Siamo dinanzi a quello che potremmo definire con ogni probabilità al primo esperimento di questo tipo adottato in Italia. E’ un film della durata di 40 minuti creato per interagire con tecnologie all’avanguardia in uno spettacolo immersivo, fatto di musica, teatro e danza – ha continuato Buonocore – che fa tornare indietro nel tempo l’avventore, riportandolo all’epoca dell’antica Roma. Insomma un nuovo modo di fare cultura.
Si tratta di un prodotto artistico-culturale pensato inizialmente per la Villa Romana di Minori, al centro della costa d’Amalfi, ma ideato per essere traslato nelle realtà archeologiche adattandolo ai diversi siti, in particolare prediligendo i cosiddetti “siti minori”, quelli meno blasonati ma che costellano il nostro territorio nazionale, impreziosendolo di arte e di cultura. Ecco perché il Format è stato denominato
“FantaSite 5.0”, una messa in scena fantastica ma incarnata nei siti archeologici utilizzando la tecnologia per una esperienza multisensoriale”.