Ad esito di più approfonditi accertamenti e di misurazioni effettuate con apparecchiature GPS, hanno riscontrato che le opere erano state edificate a circa 40 mt di distanza dalla sponda del fiume “Bianco”, in violazione di quanto previsto nel D.lgs. 42/2004 che prescrive una fascia di rispetto di 150 mt dalla sponda dei fiumi per la realizzazione di opere edilizie. Successivamente il personale operante ha accertato l’assenza del permesso a costruire, e dell’autorizzazione paesaggistico-ambientale.
Alla luce di quanto accertato, quindi, i militari hanno provveduto a porre sotto sequestro l’area di cantiere ed il silos per il trattamento dell’olio. Hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’azienda e il titolare della ditta esecutrice dei lavori per i reati di abuso edilizio ai sensi del D.P.R. n. 380/2001 e mancanza di autorizzazione paesaggistica ai sensi del D.lgs. n. 42/2004.-