Vigilanza “attenta” ed azioni “rigorose e mirate” di contrasto dell’epidemia “sono più che mai necessarie”, ma devono consentire “di andare oltre il ricorso generalizzato al ‘più chiusure’, un modello d’intervento rinnovato con l’odierno decreto, ma ormai insostenibile per le imprese del commercio e dei pubblici esercizi, del turismo e dei trasporti, dei servizi”. Così Confcommercio, in una nota, dopo il Cdm di oggi. “Crescono ulteriormente, così, i rischi di cessazione definitiva dell’attività di tantissime imprese e di caduta dell’occupazione”, denuncia l’associazione, chiedendo un confronto “urgentissimo” sui ristori.