La persona oggetto dell’accertamento alla vista dei militari ha opposto resistenza inveendo contro gli stessi e tentando la fuga, ma a seguito di un inseguimento è stata fermata e il personale militare ha potuto procedere agli accertamenti di rito. Una volta condotto presso gli Uffici del Comando di Sapri, al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa da 1.000 euro oltre al sequestro sia dell’attrezzatura da pesca illegalmente detenuta a bordo, sia del pescato.
Da ulteriori accertamenti è emerso, altresì, che l’unità da diporto navigava pur essendo priva della copertura assicurativa e, pertanto si è proceduto a contestare un’ulteriore sanzione amministrativa oltre al sequestro dell’unità. A seguito dell’intervento dell’Asl servizio veterinario, contattato dai militari accertatori, il pescato ritenuto idoneo al consumo umano, è stato conferito in beneficenza ad una struttura religiosa locale.
In ultimo per gli aspetti di rilevanza penale si è proceduto al deferimento alla competente Autorità Giudiziaria per oltraggio, resistenza e minacce a Pubblico Ufficiale. “L’attività portata a termine rientra nell’ambito delle attività istituzionali del Corpo delle Capitanerie
di Porto Guardia Costiera per prevenire e contrastare gli illeciti in materia di pesca per tutelare il litorale marino.
La pesca con attrezzi non consentiti è una pratica vietata dalla legge, e per questo deve essere severamente punita, al fine di impedire catture indiscriminate di specie ittiche” ha evidenziato il Capo del Circondario marittimo di Palinuro T.V. (CP) Francesca Federica DEL RE.