In Campania il lotto scelto per l’approfondimento è AV6096, quello da cui veniva il vaccino inoculato a Vincenzo Russo, il bidello deceduto ad Acerra tre giorni dopo la somministrazione, caso per il quale si attende l’autopsia sulla salma non essendo emerse finora connessioni tra la vaccinazione e il decesso.
“Abbiamo tante altre dosi e quindi proseguiamo normalmente la somministrazione, si tratta solo di una dimostrazione di massima attenzione sul tema dei vaccini per la sicurezza di tutti”, commenta Antonio D’Amore, direttore generale dell’Asl Napoli 3. “Agiamo sempre nella tutela dei cittadini – spiega D’Amore – c’è attenzione massima, quando c’è un minimo dubbio si aspetta e si prendono decisioni giuste. Oggi abbiamo proseguito le vaccinazioni, a Pozzuoli si sono vaccinati anche i dipendenti della Prefettura, sono venuti gli insegnanti convocati”.
D’Amore racconta anche dell’impegno nel confutare le bufale online: “Ci scrivono da ieri – spiega – ponendoci le domande più assurde basate su quello che leggono sui social. Ieri un insegnante mi ha mandato una lettera di due pagine raccontandomi minuti per minuto il giorno dopo la vaccinazione, il mal di testa e la febbre a 37.3.
Anche quando vacciniamo i bambini hanno la febbre, dei piccoli effetti collaterali ci sono, ma penso che non dobbiamo spaventarci ascoltando le bufale. Ora dobbiamo preoccuparci di avere i vaccini, le dosi di Pfizer sono poche, andiamo a rilento sugli over 80 anni e avremo difficoltà anche sui pazienti fragili”.