Bonus baby sitter e congedo parentale, i requisiti per ottenerli e come fare richiesta

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Con il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 12 marzo, è previsto un nuovo voucher di importo fino a 100 euro a settimana destinato ad alcune categorie di lavoratori per i periodi in cui i figli si trovano a svolgere attività di didattica a distanza o sono in quarantena

Il bonus è stato inserito nel Dl numero 30 approvato dal Cdm lo scorso 12 marzo: l’obiettivo era quello di stabilire nuove misure intervenendo con una serie di aiuti a supporto dei genitori lavoratori attraverso congedi parentali e bonus baby sitter

Si tratta di misure che sarebbero dovute essere effettive con il Decreto Sostegno, che non è ancora stato approvato: le nuove restrizioni hanno accelerato l’approvazione del bonus baby sitter e dei congedi parentali

Il bonus viene riconosciuto ai lavoratori autonomi, agli operatori sanitari, ai medici e alle forze dell’ordine: si tratta di uno o più buoni per l’acquisto di servizi di baby sitting, nel limite massimo complessivo di 100 euro settimanali

Nello specifico, l’articolo 2, comma 6, del Decreto destina il bonus baby sitter ai seguenti soggetti: lavoratori iscritti alla gestione separata Inps

Lavoratori autonomi e personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19

Lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alle seguenti categorie: medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica, operatori sociosanitari

Tutti questi lavoratori hanno a disposizione un voucher da spendere in servizi di baby sitting per i figli conviventi per i periodi corrispondenti in tutto o in parte durante la durata della sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio

Il bonus è valido anche “per la durata dell’infezione da Sars Covid-19 del figlio o la durata della quarantena del figlio disposta dal dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria locale (Asl) territorialmente competente a seguito di contatto ovunque avvenuto”

Nel decreto viene inoltre specificato che per i lavoratori autonomi non iscritti all’Inps, il bonus è riconosciuto subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari

Va ricordato inoltre che il bonus può essere fruito solo se l’altro genitore non accede ad altre tutele o al congedo Covid

Per quanto riguarda la richiesta del bonus, nel decreto è specificato che sarà l’Inps a stabilire le modalità operative per accedere alle misure di sostegno

Modalità che, come di consueto, verranno spiegate con apposita circolare. Qualora emergerà che è stato raggiunto il limite massimo di spesa, l’Inps non potrà più prendere in considerazione ulteriori domande

Per quanto riguarda invece il congedo parentale, il Dl prevede la possibilità dello smart working per chi ha i figli in didattica a distanza oppure, laddove non sia possibile, indennità pari al 50% dello stipendio con un congedo che coprirà tutto il periodo di dad o di quarantena dei figli under 14. Il lavoratore dipendente genitore di un figlio convivente potrà richiedere il lavoro agile solo se non lo ha già richiesto l’altro genitore

L’astensione dal lavoro verrà accordata anche nel caso di un genitore di un figlio con disabilità iscritto a scuole di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza

In caso di figli di età compresa tra i 14 e i 16 anni, uno dei genitori potrà comunque richiedere la totale astensione dal lavoro, anziché il lavoro agile, ma senza corresponsione di retribuzione o indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro

Per il bonus baby sitter e congedi parentali, il governo ha stanziato un budget di 282,8 milioni di euro per l’anno 2021

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