Che fosse o meno soggetto “fragile”, per qualche concomitante patologia, o se fosse stato anziano, o incidentata o cos’altro, poco importa. Era una persona”, scrive il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato.
Aggiunge: “Resta ancora una volta l’amarezza per noi che non siamo suoi familiari, ai quali purtroppo resta il dolore e cui siamo vicini, di dover annotare un altro lutto.La scia ormai è diventata lunga. Non solo qui, non solo a Nocera, certo.
Ma credo si debba iniziare a fare i conti anche su come questa pandemia è stata gestita, in Europa e da noi. Perché le nostre “chiusure” non bastano da sole, anche se son l’unica arma rimastaci nelle città insieme ai faticosi controlli. Se ancora registriamo una sanità territoriale in affanno, dopo un anno, e politiche vaccinali suicide su scala nazionale ed europea. C’è un problema politico, e non sono i “politici” in quanto tali, gettati in pasto alla pubblica opinione per ogni cosa. Anche quando non c’entrano. È un problema di cultura politica. Che manca.Ed è un problema difficile da scardinare.È il declassamento della vita individuale di una persona a categoria (fragile/anziano vaccinato/non vaccinato ecc.)
La sua subordinazione alle logiche economiche e finanziarie, alle ostinazioni ideologiche (che non sono affatto tramontate, solo cambiate).
Questo disastro viene dritto dritto da tutto questo. Inutile dilaniarci tra noi tra aperture e chiusure, controlli o passeggiate.
Non è mancanza di realismo, ma necessità di ripensare alla nostra umanità”.
Fonte Telenuova