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Salernitana. Castori, ribattezzato mister X, difende la sua truppa

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Di Tacchio che esulta come se avesse segnato dopo aver respinto la conclusione a botta sicura di Proia, Jaroszynski che prova a mangiarsi il pallone dopo una chiusura, sono tra le fotografie più riuscite della serata vissuta dalla Salernitana al Tombolato. In casa del Cittadella mister Castori ha ritrovato la sua squadra, famelica, rabbiosa, attenta, ordinata, sempre pronta a fiondarsi su tutti i palloni e a ripartire in contropiede. Contro una squadra brava a far giocare male gli avversari, i granata non arretrano di un centimetro e di questo aspetto, in particolare, il tecnico marchigiano è contento perché, dopo la scialba prova offerta col Cosenza, si aspettava dai suoi risposte di un certo tipo.

«Abbiamo fatto un’ottima partita, soprattutto nel primo tempo. Abbiamo concesso poco agli avversari e abbiamo anche sfiorato il gol – ha detto l’allenatore della Salernitana -. Siamo stati in grado di sfruttare bene i quinti e siamo stati padroni del campo. Nel secondo tempo si è rischiato, abbiamo provato a cambiare qualcosa per cercare la giocata vincente. Entrambe le squadre hanno avuto la possibilità di vincere, resta la consapevolezza di aver fatto un’ottima partita contro un avversario forte al quale abbiamo concesso poco o nulla. Siamo una squadra solida e tosta, si fatica a giocare contro di noi. Abbiamo trovato un importante livello di continuità in questo girone di ritorno. Abbiamo cancellato la brutta prestazione col Cosenza dimostrando di essere solidi e giocando in maniera armoniosa. Nel finale ci sono state delle occasioni da una parte e dall’altra ma nessuno ha capitalizzato. È vero che ultimamente segniamo meno gol, ma è anche vero che non ne subiamo. Oggi pareggio giusto ma in questo campionato le partite sono tutte equilibrate. Se avessimo segnato nel primo tempo avremmo vinto la partita, forse meritavamo qualcosa in più noi anche se nel finale abbiamo rischiato».

La Salernitana resta in piena corsa per i play off ma la pareggite la allontana dalla vetta e dalla zona promozione diretta. Nonostante ciò, Castori difende a spada tratta il suo gruppo e, in particolare, a chi sta tirando la carretta dall’inizio della stagione. E a chi gli rinfaccia lo scarso utilizzo di giocatori di squilibrio, che potrebbero fornire qualcosa in più in termini di qualità e di sostegno alle punte, il trainer granata risponde a muso duro.

«Anderson ha caratteristiche precise, è un giocatore bravo nell’uno contro uno ma è anche un calciatore che ha molte pause. Bisogna valutare l’impatto nei novanta minuti, le partite sono equilibrate e se concedi qualcosa rischi di perdere la partita. Chiaramente è mancato il gol ma rispetto alla partita col Cosenza abbiamo giocato bene, questo vuol dire che la squadra ha ritrovato la sua struttura mentale e oggi non era facile. I cambi? Non accetto il discorso secondo cui chi non gioca è meglio di chi gioca. Questa squadra è seconda in classifica perché – evidentemente – chi gioca sta facendo bene. Tutino? C’è una turnazione naturale dato che giochiamo così spesso, a volte abbiamo la necessità di inserire un calciatore fresco nel secondo tempo».

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