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E’ morta Sonia Battaglia: era ricoverata a Napoli in condizioni gravi

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Dopo sei ore di osservazione dalla morte encefalica, intervenuta stamattina alle 9, alle ore 15, a fronte dell’assenza di tutti i riflessi e della perdurante presenza di un elettroencefalogramma stabilmente piatto, è stata dichiarata definitivamente morta, presso la rianimazione dell’Ospedale del Mare Sonia Battaglia, la donna napoletana di 54 anni, da 20 anni nei ruoli amministrativi dell’Itis, presso la segreteria dell’Enrico Medi di San Giorgio a Cremano, ricoverata dal 13 marzo in fin di vita con un drammatico quadro clinico di Coagulazione intravasale disseminata.

“Ciao mamma. Te ne sei andata oggi alle 9, per un vaccino, per un senso civico”. Lo scrive su Facebook Mario Conte, il figlio di Sonia Battaglia, la 54enne di San Sebastiano al Vesuvio (Napoli) morta oggi all’Ospedale del Mare di Napoli, dove era ricoverata da diversi giorni per un’emorragia cerebrale.

La famiglia aveva denunciato il caso ai media e alla Procura di Napoli chiedendo se ci fosse un nesso tra il drammatico quadro clinico e l’iniezione fatta il 1 marzo alla Mostra d’Oltremare a Napoli.  Si legge su Anteprima24.it

“Ti guarderò sempre così – continua il figlio – , sei stata e sarai la cosa più bella della mia vita. Tu che mi chiamavi la mattina per chiedere come stai? Tu Che mi facevi i complimenti per tutto, mi dicevi che ero bellissimo anche quando mi svegliavo la mattina. Tu che pensavi prima a noi poi a te. Tu che hai fatto di tutto per i tuoi figli, per tuo marito.Ciao mami”.

La figlia Lorenza dà voce al suo dolore sempre attraverso i social: “Amore mio…non sei mai stata una mamma qualsiasi…noi venivamo prima di tutto. La famiglia al primo posto, sei la nostra roccia e per sempre vivrai con noi.

I tuoi nipoti la tua luce e tu la loro. Sempre sorridente aiutavi tutti e senza chiedere nulla in cambio. Io non posso crederci, domenica scorsa stavamo al parco poi come sempre tutti a casa mia. Non so come sarà la vita mi mancherai tantissimo e nessuno ti potrà mai dimenticare. Come vorrei che fosse solo un brutto sogno” conclude Lorenza Conte.

La donna lavorava come amministrativa in una scuola di San Giorgio a Cremano e aveva aderito alla campagna di vaccinazione anti Covid-19 per il personale scolastico, ricevendo una dose del lotto Abv 5811, la cui somministrazione è stata sospesa nei giorni scorsi.

Il peggioramento delle sue condizioni, secondo quanto ricostruito dai familiari, è iniziato tre giorni dopo il vaccino, con febbre alta e vomito. Dopo il ricovero all’Ospedale del Mare, riferiva tre giorni fa il figlio, “i dottori ci hanno informato che nel giro di due ore ha avuto una trombosi massima, emorragia cerebrale e un’occlusione dell’aorta”, entrando in coma. Questa mattina, intorno alle 9, è iniziata la valutazione della morte cerebrale. Alle 15 è stata dichiarata la morte della paziente.

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