“Tale azione assolutamente necessaria – si legge in una nota – è il risultato finale dell’interruzione della trattativa per la contrattazione di secondo livello nella filiera di Amazon, l’assoluta indisponibilità al dialogo da parte dell’azienda, e una forte frammentazione da parte delle associazioni datoriali a corrette relazioni industriali”.
“Ai lavoratori diretti ed indiretti della filiera Amazon costretti ad orari e turni di lavoro massacranti in una realtà complessa e molto frastagliata dal punto di vista contrattuale, Va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Ribadiamo – continuano le sigle sindacali – che sia impensabile che un colosso dell’e-commerce, ricorra all’uso di contratti brevi e a lavoro precario e che si debba garantire la parità di trattamento economico e normativo a tutti i lavoratori”.
Per questi motivi e soprattutto “perché non esistono lavoratori di serie A e di serie B” le due organizzazioni sindacali il 22 Marzo saranno in campo vicino ai lavoratori di Amazon per sostenere i valori dell’uguaglianza e della dignità del lavoro.
…. prima sbruffoneggiate perché lavorate con chi gestisce il brand in Italia e poi…. non vi sta bene essere sfruttati e mal pagati❓‼️❓‼️❓? Allora siete ciuoti e così dovete vivere…. sembra sempre che l’erba del vicino sia sempre più verde… ‼️ Tanto prima o poi finirà questa speculazione e pagheranno le tasse anche loro….
Amazon non ci mette molto a sostituirvi con dei robot