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Mutui: scelta del tasso fisso, il “primato” ora è a rischio

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Il rialzo dei tassi inizia a contagiare anche il mondo dei mutui. È questo il tema di copertina di Plus24 in edicola sabato 20 marzo nel nuovo formato del quotidiano. Il tema sarà analizzato da vari punti di vista anche con la presentazione delle offerte più vantaggiose sul mercato. La durata e la percentuale del prestito sono le variabili determinanti per il tasso finito.

Mentre l’Euribor a tre mesi – tradizionale benchmark per i mutui variabili – è rimasto stabile, i segnali di risveglio dei tassi si sono materializzati sull’Eurirs, punto di riferimento per i tassi fissi, su tutte le varie scadenze

. Da inizio anno ad oggi si calcola un rialzo di 41 punti base dell’indice a 20 anni, che arriva a 48 punti base sulla scadenza a 30 anni, durata massima oltre la quale le banche in genere non erogano un mutuo. Uno scatto, a detta degli esperti, che torna ad aprire la competizione tra tasso fisso e variabile. Negli ultimi anni oltre il 90% dei mutui è stato erogato con la formula del tasso fisso.

Adesso, se non altro, i minimi che sono stati toccati durante la crisi della pandemia, con l’Eurirs a -0,1% nel marzo di un anno fa, potrebbero restare un ricordo. Oltre a fare una fotografia delle migliori offerte presenti sul mercato in questo momento, il supplemento del Sole 24 Ore Plus24 sabato 20 marzo farà il punto sulle aspettative degli esperti per i prossimi mesi e darà una serie di informazioni di servizio per chi si accinge a stipulare o avviare il percorso di scelta del suo finanziamento.

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