«Il nostro è un SOS prima di morire. Da un lato ci sono 50mila imprese e 150mila lavoratori che saranno costretti a elemosinare per sopravvivere e dall’altro c’è una politica che non è capace di interpretare le aspettative e i bisogni degli imprenditori. Con questo Decreto Sostegni il premier Draghi prende in giro le nostre aziende, il cui 70% sarà destinato a chiudere per sempre di questo passo.
Il sostegno che promette il nuovo decreto è ridicolo e inappropriato. La cifra destinata ai ristori per le aziende campane è una miseria: significa non dare ossigeno ma continuare a toglierlo, uno sfregio alle nostre attività chiuse o semichiuse da 11mesi. Con l’effetto che le aziende moriranno nel silenzio. Confesercenti Campania non consentirà tutto questo, e vale anche per il resto del Sud. Difenderemo tutte le nostre categorie».
Il grido d’allarme, imponente e disperato, e il dissenso assoluto per il DS del Governo Draghi provengono da tutte le attività, sia quelle rimaste completamente ferme e ormai in ginocchio, fallite o sul punto di esserlo (alberghi, villaggi, compagnie aeree, autonoleggio, agenzie di viaggio e l’intera filiera del turismo, il wedding e la filiera dell’indotto, il settore delle fiere e delle sagre, le palestre e i centri sportivi, le attività dei teatri e dei cinema e quelle a loro collaterali) che quelle che hanno aperto a singhiozzo (ristorazione, bar e simili, parrucchieri e benessere- che lunedì scenderanno in piazza dinanzi alla Prefettura di Napoli-, abbigliamento e moda, ecc…).
«Il tracollo è in atto da mesi per le attività ferme, ma anche quelle aperte a metà sono vicine al baratro, avendo perso sino al 50% del fatturato. Difenderemo le nostre imprese – prosegue Schiavo – perché non vogliamo che, ad esempio, i ristoratori o gli albergatori cadano nella trappola della malavita per avere liquidità per restare a galla. Non vogliamo mortificare tante aziende che saranno citate in giudizio perché non riescono a pagare i mutui e le cambiali.
Gli imprenditori stanno vendendo i propri beni personali perdendo la propria dignità. Chiediamo l’intervento del Presidente della Repubblica Mattarella che ha dato fiducia a Draghi. E non dimentichiamo che anche il Governo precedente aveva commesso scempi inutili, come finanziare il chasback e la lotteria degli scontrini con 5 miliardi che hanno peraltro drogato il sistema di pagamento: queste risorse siano subito destinate ai ristori per le aziende».
Il momento è decisivo: o si cambia decisamente marcia o, per Confesercenti, sarà crisi epocale:
«Vedo piangere ogni giorno decine di imprenditori perché sono allo stremo. Hanno perso la fiducia nella politica- afferma il presidente Vincenzo Schiavo – , specie in quest’ultimo Premier che tutti avevano dipinto come il Messia che avrebbe risolto i problemi. Questo Governo potrà pure costruire ospedali, ponti e varare le migliori tecnologie, ma se le imprese saranno costrette a chiudere e migliaia di lavoratori saranno per strada, come pensa di sfamare tutte queste famiglie?
Era corretto continuare con il processo elaborato, con fatica, con il Governo Conte, ovvero assicurare almeno il 20-30% di perdite sul fatturato del 2020. Non vogliamo paragonarci ai nostri cugini europei (francesi, tedeschi e inglesi) che hanno avuto risarcite sino al 70% delle perdite. Conosciamo le difficoltà economiche italiane degli ultimi anni, ma gli imprenditori ora non hanno futuro, neanche per i loro figli.
Li stanno mettendo con le spalle al muro, e noi qui al sud non abbiamo la velocità e le opportunità delle imprese del Nord. In Campania e nel Mezzogiorno è già un miracolo che un imprenditore abbia difeso con le unghie la propria azienda negli ultimi 20-30 anni, impegnando i propri risparmi e firmando cambiali, ipotecando i propri beni, producendo ogni sforzo possibile per tirare avanti.
Ma questo peso non può e non deve cadere sulle loro spalle ma su quelle di una politica troppo spesso miope e sorda. Le nostre imprese hanno bisogno di ristori più ampi e di far ripartire l’economia. Se l’attuale Governo ha deciso di asfaltare tutti, si assumesse la responsabilità del fallimento di migliaia di imprese».
Ristori in base al dichiarato, grazie!
è ovvio che fallirà tutto .. è già fallito tutto .. il terziario è già nelle mani della camorra da moltissimi anni. vivete in un paese nel quale l’unica azienda efficiente è la camorra! le asl e le aso che dovrebbero curarvi sono nel marasma più completo! perchè sono gestite da persone totalmente incompetenti! si muore a casa mentre si attende che i propri parenti riescano a parlare con un operatore del 118 e al telefono, in attesa dell’operatore, ci si può stare delle ore!!!!!!! con una musichetta che ci dovrebbe allietare ma che sembra prenderci per il culo!!!!!!!! in un ospedale della asl, un dirigente sta cercando di rimediare alla mancanza di medici in pronto soccorso, mandandoci medici di reparto che non hanno mai fatto in vita loro il pronto soccorso!!!!!!! la scusa è “siamo in emergenza”!!!!!!! la domanda è: sareste contenti di andare in un PS e trovare un ginecologo che vi cura un infarto???????? e questi assurdi rimedi dopo anni di strafottenza, di incuria, di chemenefrega mi faccio i cazzi miei!!!!!!! perchè se no si sarebbero accorti prima delle carenze in organico! allora che facciamo??? chiamiamo i camorristi veri a gestire ste situazioni. sono gli unici che in tutti questi anni hanno realmente realizzato ciò che proponevano!!!!!! non più asl salerno … asl raffaele cutolo!!!!! non più PO della SS addolorata …….. PO Galasso-Maiale!!!!!!! vedrete che le cose andranno meglio!!!!!!!!
Protestano i parrucchieri, che nn hanno mai chiuso, veramente senza scuorno sta gente
Ma comme, dicevate che conte non era buono ora con draghi e salvinuccio vostro….
Questo è il fine di questa pandemia…